La California continua a bruciare: 31 morti
Sono più di 200 i dispersi in questo rogo che non solo è il peggiore della storia del Golden State ma anche il più mortale dal 1991 e il terzo di sempre
La California brucia. Le fiamme non danno tregua ad abitanti e soccorritori e il bilancio delle vittime è salito ora a 31, dando al maxi rogo di questi giorni un altro triste primato: quello di essere non solo il peggiore della storia del Golden State ma anche il più mortale dal 1991 e il terzo di sempre.
Il bilancio però non è definitivo. Sono infatti più di 200, a lunedì, le persone disperse. Nella regione della Sierra Nevada regna ancora il caos. La devastazione è indescrivibile, con la cittadina di Paradise, 27 mila abitanti, è stata praticamente spazzata via dalle fiamme e piange almeno 14 vittime. In alcune zone è impossibile per i soccorsi intervenire e l'incendio appare ancora fuori controllo. Dopo giorni solo il 25% del rogo denominato Camp Fire è stato contenuto, mentre oltre 7 mila case sono andate distrutte. Più a sud, tra la contea di Los Angeles e quella di Ventura, a imperversare sono altri due fronti di fuoco, di dimensioni più piccole: l'Hill Fire, contenuto per il 10% e il Woolsey Fire, quasi domato. Intanto proprio la Los Angeles County ha emanato un ordine di evacuazione per 170 mila persone, mentre in totale, da nord a sud della California, gli sfollati sono oltre 300 mila.
I forti venti, fino a oltre 110 chilometri orari, non aiutano a domare le fiamme e uno dei principali pericoli è il formarsi degli spettacolari quanto devastanti 'fire tornadò, i tornado infuocati che travolgono ogni cosa al loro passaggio incenerendola. Straziante la ricerca dei corpi: la maggior parte dei cadaveri è stata ritrovata nelle case o nelle auto in cui le vittime cercavano di fuggire. La Protezione civile ha dislocato diverse stazioni mobili per il rilevamento del Dna visto che in molti casi ad essere rinvenute sono solo ossa umane. Intanto, incurante delle critiche, Donald Trump dall'Europa continua ad accusare via Twitter le autorità californiane di essere responsabili del disastro a causa di una cattiva gestione dei boschi: «Possiamo fermare la devastazione che colpisce troppo spesso la California. Usate il cervello!». Pronta la replica delle autorità locali: «Il presidente si informi, a bruciare sono soprattutto i boschi di proprietà dello stato federale, non quelli statali». |