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Governo verso compromesso per il deficit al 2%

Pressing anche dell'Eurogruppo, che chiede all'Italia «di prendere le misure necessarie per rispettare il Patto di stabilità». Conte: sotto il 2% non si va

Si scende fino al 2%. Questo il nuovo orizzonte del governo, e soprattutto dei vicepremier Di Maio e Salvini, che si sarebbero convinti al pesante ritocco alla manovra chiesto dall'Unione europea ma anche da Torino, dagli imprenditori italiani.

Intanto i ministri finanziari dell'Unione, che mantengono il punto sulla necessità che l'Italia si adegui al quadro di bilancio dell'Eurozona, respingono di fatto anche la seconda versione (praticamente la fotocopia della prima) del progetto di legge di bilancio e sperano in un'intesa con l'Italia mostrandosi collaborativi: «Sosteniamo la valutazione della Commissione e il dialogo in corso tra Commissione e autorità italiane». Da ambienti europei confermano poi che «tutta la discussione è a Roma con gli azionisti della maggioranza di governo». Da Roma il presidente del Consiglio Conte conferma che servirà ancora qualche giorno prima di un nuovo passaggio con le istituzioni europee ma di una cosa è certo: al di sotto del 2% nel rapporto deficit/Pil non si va.

Nel testo della dichiarazione sulle leggi di bilancio degli Stati Eurozona, sull'Italia l'Eurogruppo si riferisce alle ultime battute dello scontro Italia-Ue sulla manovra finanziaria: «L'Italia ha sottoposto il 13 novembre un progetto di bilancio sul quale la Commissione ha emesso un'altra opinione il 21 novembre confermando l'esistenza di una inadempienza particolarmente grave della raccomandazione del Consiglio. Un lento ritmo di riduzione del debito dagli alti livelli in un numero di Stati resta una fonte di preoccupazione e deve essere fronteggiato con decisione».
04-12-2018

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