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Bankitalia: consumi in calo nel 4° trimestre
Possibile recessione a fine 2018, pil 2019 +0,6%. «L'alto debito pubblico rende «molto difficile la possibilità di manovra sugli investimenti che servono alla crescita»
«In Italia, dopo che la crescita si era interrotta nel terzo trimestre, gli indicatori congiunturali disponibili suggeriscono che l'attività potrebbe essere ancora diminuita nel quarto». Così il bollettino economico della Banca d'Italia. Nel documento, senza che venga citata direttamente, si paventa la possibilità che si potrebbe arrivare una recessione tecnica.
La proiezione centrale della crescita del Pil (italiano, ndr) è pari allo 0,6% quest'anno, 0,4 punti in meno rispetto a quanto valutato in precedenza. «Le proiezioni centrali della crescita nel 2020 e nel 2021 - prosegue il documento della Banca d'Italia - sono dello 0,9 e dell'1%, rispettivamente», ma «i rischi per la crescita sono al ribasso». L'alto debito pubblico, spiegano poi da Via Nazionale, rende «oggi molto difficile la possibilità di manovra sugli investimenti che servono alla crescita». Con Lo ha ribadito il numero uno della Banca d'Italia, Ignazio Visco, intervenuto a lla presentazione all'ABI dei volumi sugli scritti di Guido Carli.
Durante il confronto, il Governatore dell'Istituto centrale ha evidenziato come «i giovani non sanno cosa sia l'inflazione» che colpiva l'Italia nei decenni prima dell'euro, "la tassa più ingiusta» la definisce Visco, «perché ricade sui poveri e i deboli che non hanno mezzi». Visco ha poi ricordato la resistenza al finanziamento del Ministero del Tesoro attraverso la Banca d'Italia, portata avanti da Guido Carli nel corso dell'incarico da Ministro, nel 1992. «Ora - spiega Visco - il finanziamento non è più possibile per legge che ha recepito il trattato UE». |
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18-01-2019
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