Pasqua di sangue in Sri Lanka, quasi 300 morti
Otto bombe esplose a Pasqua in chiese e hotel della capitale Colombo, a Negombo e Batticaloa. Oltre 500 i feriti. 35 le vittime straniere. 24 persone arrestate
Pasqua di sangue nello Sri Lanka, dove almeno otto esplosioni simultanee (alcuni media riferivano che erano sei), avvenute poco prima delle 9 del mattino, ora locale, hanno colpito tre chiese (affollate per le messe) e tre hotel, frequentati anche da turisti stranieri.
Le esplosioni sono state registrate a Colombo (4), nella città orientale di Batticaloa e a Negombo, città a maggioranza cattolica a nord della capitale. Il bilancio, ancora provvisorio, è di oltre almeno 290 morti e 400 feriti, secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa che citano fonti ospedaliere e di polizia.
Una delle chiese colpite dall'esplosione era Sant'Antonio a Colombo. Le altre due erano San Sebastiano a Negombo, a circa 30 chilometri dalla capitale e una chiesa a Batticaloa, a 250 chilometri a est della capitale. Un'altra si è verificata a Katuwapitiya e un'altra a Katana, nell'ovest del Paese, una cinquantina di chilometri a nord della capitale. Sono stati sicuramente colpiti anche lo Shangri-La Hotel e il Kingsbury Hotel a Colombo. Per ora fonti ufficiali hanno parlato di nove stranieri deceduti. Nel paese dell'Asia meridionale la minoranza cristiana è circa il 7,5% della popolazione.
«Per favore restate in casa. Ci sono molte vittime, inclusi stranieri». Così scrive su Twitter il ministro per le Riforme economiche dello Sri Lanka Harsha de Silva, che ha visitato alcuni dei luoghi attaccati. «Scene orribili, ho visto arti amputati sparsi dappertutto, le squadre di emergenza sono state inviate in tutti i luoghi. Abbiamo portato molte vittime in ospedale, speriamo di aver salvato molte vite», ha aggiunto il ministro. Gli attentati non sono ancora stati rivendicati. Il governo dello Sri Lanka ha convocato una riunione di emergenza, che è stata presieduta dal premier Ranil Wickremesing. Il presidente dello Sri Lanka Maithripala Sirisena ha detto che le forze armate e la polizia hanno avviato delle indagini per accertare le responsabilità degli attacchi. «Stiamo cercando di individuare chi è all'origine di questi attacchi», ha detto Sirisena chiedendo alla popolazione di mantenere la calma. Tra i feriti ci sono anche cittadini stranieri che soggiornavano nei tre hotel a cinque stelle: Cinnamon Grand, Kingsbury e Shangri-La, situata nel cuore di Colombo.
In mattinata Wijewardene ha comunicato i primi 24 arresti di persone sospette e ha specificato che appartengono tutte allo stesso gruppo, senza specificare quale. La polizia ha poi precisato che i fermati sono molti di più e di non poter dire chi c'è dietro gli attacchi e quali sono le loro intenzioni fino al completamento dell'indagine.
«Ho appreso con sdegno e profonda tristezza la notizia dell'efferato attentato che nelle ultime ore ha insanguinato lo Sri Lanka, causando numerosissime vittime anche tra fedeli inermi riuniti per celebrare la Pasqua. In queste drammatiche ore, interprete dei sentimenti degli italiani, desidero far giungere a Lei e all'amico popolo dello Sri Lanka le più sincere espressioni di cordoglio e di condanna di questo vile gesto di insensata violenza». Lo afferma Sergio Mattarella, in un messaggio al Presidente Maithripala Sirisena. Papa Francesco, al termine del messaggio e della benedizione Urbi et Orbi, in Piazza San Pietro a Roma, ha detto: «Cari fratelli e sorelle, ho appreso con tristezza la notizia dei gravi attentati che, proprio oggi, giorno di Pasqua, hanno portato lutto e dolore in alcune chiese e altri luoghi di ritrovo dello Sri Lanka. Desidero manifestare la mia affettuosa vicinanza alla comunità cristiana, colpita mentre era raccolta in preghiera, e a tutte le vittime di così crudele violenza. Affido al Signore quanti sono tragicamente scomparsi e prego per i feriti e tutti coloro che soffrono a causa di questo drammatico evento».
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