Elezioni Europee 2019: Lega primo, M5S affonda. Bene anche Pd e Fdi
Leghisti al 34%, i dem in risalita al 23 sorpassano i 5Stelle (17,03%). Fi sotto il 9. Il partito della Meloni oltre il 6. Salvini festeggia: «Il governo va avanti»
Alle elezioni europee, la Lega vola, mentre il Movimento 5 Stelle affonda, sorpassato nettamente dal Pd. Questa la fotografia luned' mattina. La Lega dunque vince e arriva a quota 34%, il Partito Democratico è il secondo partito e sfiora il 23%, tornando primo a Roma (dove supera il 30% delle preferenze) e confermandosi a Milano (al 36%). Crolla il M5S, che non arriva al 17%. Ancora dietro Forza Italia all’8,53%. Bene Fratelli d'Italia al 6,42%. Più giù gli altri: +Europa al 3,13%, Europa Verde si attesta al 2,32%, La sinistra all'1,7%, il Partito Comunista allo 0,9%, il Partito animalista allo 0,6%, i Popolari per l'Italia allo 0,3%, gli altri movimenti al 2%. In calo il dato dell’affluenza, che si ferma al 56,10% rispetto al 58,69% del 2014.
Matteo Salvini su Twitter ha postato una foto con un cartello che dice: «Una sola parola. Grazie Italia!». Poi, poco prima dell'una di notte, crocifisso in mano, ha preso la parola per una breve conferenza stampa sostenendo di restare nel governo per attuare il contratto, dicendo: «Ora si cambia». Poi, un bacio al crocifisso in mano. «Siamo il primo partito in Italia, adesso si cambia in Europa. In attesa dei risultati definitivi, grazie grazie grazie da tutta la squadra. Grazie Italia useremo bene la vostra fiducia» ha detto Salvini, che tra pochi minuti scenderà in sala stampa. «Ogni singolo voto che gli italiani ci hanno dato non verrà da me usato per chiedere mezza poltrona in più in Italia», afferma poi Salvini in conferenza stampa da via Bellerio sottolineando, invece, come «le regole europee vanno cambiate, i vincoli europei vanno cambiati». Il capo del Carroccio chiede «un'accelerazione sul programma di governo», sa che «sarà un periodo economico complicato e siamo perfettamente consapevoli delle difficoltà». «Usiamo questi consensi non per regolamenti di conti interni: il mio avversario è la sinistra. Da domani si torna a lavorare serenamente» con gli alleati di governo», assicura.
Le elezioni - Sono 50.952.719 gli elettori (24.711.529 uomini e 26.270.873 donne) chiamati a eleggere i rappresentanti italiani nel Parlamento europeo: il 24 e 25 maggio nelle sezioni elettorali istituite dagli Uffici consolari italiani nel territorio degli Stati membri dell’Unione europea; il 26 maggio in Italia.3.035.486 (1.560.957 uomini e 1.474.529 donne) gli elettori – dai 18 ai 23 anni - che votano per la prima volta.
Elezioni europee 2019 - Istruzioni per l'uso
Il Parlamento europeo è l'unica istituzione europea i cui membri sono eletti direttamente dai cittadini, e le elezioni sono alle porte. Tra il 23 e il 26 maggio 2019 circa 400 milioni di europei si recheranno alle urne per eleggere i loro rappresentanti a Strasburgo.
Per chi vota in Italia, appuntamento domenica 26 maggio in tutti i seggi elettorali! Di seguito troverete alcune informazioni che speriamo possano esservi utili. settimana segnato ancora Il Parlamento ti invita a entrare nella community di quanti sono convinti che partecipare al voto sia importante. In vista delle prossime elezioni europee di maggio 2019 ti chiediamo non solo di votare, ma di convincere le persone intorno a te a farlo. Se votiamo tutti, vinciamo tutti.
QUANDO SI VOTA?
Le prossime elezioni del Parlamento europeo si terranno in tutti gli Stati membri dell'Unione europea fra il 23 e il 26 maggio 2019, con calendario variabile a seconda dei Paesi. In Italia si voterà domenica 26 maggio e i seggi saranno aperti dalle 7 alle 23.
La legge di stabilità 2014 (legge 27 dicembre 2013, n. 147), all'art. 1 - comma 399, stabilisce infatti che: "A decorrere dal 2014 le operazioni di votazione in occasione delle consultazioni elettorali o referendarie si svolgono nella sola giornata della domenica, dalle ore 7 alle ore 23"
CHI VOTA?
Saranno chiamati alle consultazioni elettorali tutti i cittadini aventi diritto al voto di tutti gli Stati membri dell'Unione Europea (circa 400 milioni di persone).
Sarà la nona volta che i cittadini dell'UE si recheranno alle urne per eleggere i rappresentanti del Parlamento europeo. Le prime elezioni a suffragio universale si sono tenute nel 1979.
In 4 stati (Belgio, Cipro, Grecia, Lussemburgo) è obbligatorio recarsi alle urne mentre in tutti gli altri è facoltativo.
In Italia votare è considerato un "dovere civico" (Costituzione della Repubblica Italiana - Parte prima, Diritti e doveri dei cittadini - Titolo IV, Art. 48)
REGOLE COMUNI? Alcune si:
fin dal 1979 gli eurodeputati sono eletti ogni 5 anni per suffragio universale diretto, ossia scelti direttamente dai cittadini; la rappresentanza è proporzionale; le elezioni si svolgono contemporaneamente in tutti i paesi dell'Unione; per votare occorre avere compiuto i 18 anni, tranne in Austria dove ne bastano 16; un elettore può esprimere un solo voto; il voto è libero segreto; lo spoglio delle schede non può iniziare prima della chiusura dei seggi in tutti gli Stati membri; la soglia minima d'accesso è libera ma non può eccedere il 5% dei voti validi; vige il divieto del doppio mandato, nazionale ed europeo.
Altre no:
i requisiti e l'età minima per candidarsi non sono uguali in tutti i paesi; la legge elettorale; le modalità di voto per i residenti all'estero.
Per sapere di più sulle specificità dei vari Stati membri dell'UE, visita il sito elezioni-europee.eu.
I deputati sono eletti con un sistema composto da regole europee e nazionali. Il Parlamento europeo dovrà lavorare in futuro, di concerto con il Consiglio e gli Stati Membri, su una legislazione che sia il più possibile uniforme. Quanto previsto dall'art. 223 (1) del TFUE non è infatti ancora stato realizzato.
PERCHE' SI VOTA?
Si vota per eleggere i deputati che andranno a comporre il Parlamento europeo per i prossimi cinque anni e rappresenteranno gli interessi dei cittadini dell'Unione europea. Il 7 febbraio 2018 il Parlamento ha votato a favore di una riduzione del numero dei suoi seggi, che passerà da 751 a 705 dopo l'uscita del Regno Unito dall'UE. Per sapere di più sulla Brexit, clicca su questo link (pagina in EN).
Il numero dei deputati di uno stato membro è calcolato in base alla sua popolazione; tuttavia si va da un minimo di 6 (Cipro, Estonia, Lussemburgo e Malta) a un massimo di 96 deputati (Germania) per ciascuno stato.
I risultati elettorali influenzeranno anche l'elezione del Presidente della Commissione europea: è la procedura del "candidato principale" (Spitzenkandidat). Per la prima volta nel 2014 i partiti politici europei hanno nominato i propri candidati alla presidenza della CE, al fine di rafforzare la legittimità politica sia del Parlamento che della Commissione. Il Parlamento ha avvertito di essere pronto a respingere qualsiasi candidato, nella procedura d'investitura del Presidente della Commissione, che non sia stato nominato di un partito politico europeo in vista delle elezioni europee del 2019.
Si vota per influenzare le decisioni che riguardano la propria vita e quella di 505 milioni di cittadini, e incidere sul futuro dell'Unione europea anche per le generazioni che verranno. Il Parlamento europeo stabilisce leggi che riguardano tutti e che vengono recepite nella legislazione nazionale, e decide su come verranno spesi i soldi dell'Unione europea (che sono i soldi dei cittadini europei).
Il Parlamento europeo legifera su materie che toccano la nostra vita di tutti i giorni, come: agricoltura e pesca, sviluppo regionale, protezione dei consumatori e sicurezza alimentare, trasporti, ambiente ed energia, salute, cultura, istruzione e formazione, commercio, concorrenza, ricerca e innovazione.Il Parlamento europeo è in prima fila nella difesa dei diritti umani nel mondo.
Il Parlamento europeo ha intrapreso un'azione di comunicazione il cui obiettivo è promuovere il coinvolgimento democratico in vista delle prossime Elezioni europee di maggio 2019.
Ti chiediamo di sostenere l'azione del Parlamento europeo.
Se sei convinta/o che partecipare al voto sia importante, manifesta la tua intenzione di recarti alle urne utilizzando il sito Stavolta voto e aiutaci a convincere altre persone a fare la stessa cosa.
Completata l’iscrizione, riceverai un messaggio di posta elettronica e un link personale: da questo momento potrai partecipare attivamente alla campagna.
L'azione del Parlamento europeo è indipendente: il PE in quanto Istituzione non supporta partiti politici o candidati specifici. |