Libia, bombe su centro detenzione migranti
Almeno 40 morti e 80 feriti nel raid sul centro di detenzione di Tajoura, alle porte di Tripoli, attribuito alle forze del generale Haftar
Un attacco aereo su un centro di detenzione di migranti illegali a Tajoura, alle porte di Tripoli, e attribuito alle forze del generale Haftar, fa una strage: il ministero della Salute del governo Serraj parla infatti di 40 morti e almeno 80 feriti nel raid sul centro che si trova vicino al mare.
Il centro ospitava i migranti bloccati prima degli imbarchi illegali verso l'Europa. In un comunicato, come accennato, il governo appoggiato dagli Stati Uniti accusa il sedicente Esercito nazionale libico guidato dal comandante Khalifa Haftar per il raid aereo. La Libia è divisa tra due governi in guerra e le forze di Haftar controllano gran parte dell'est e del sud del Paese. Nei giorni scorsi proprio Serraj aveva chiesto un incontro riservato avvenuto a Milano con il vicepremier Matteo Salvini per sollecitare al governo italiano un'azione decisa a limitare le mosse di riarmo dell'oppositore Haftar.
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