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Meloni apre Atreju 2019, Salvini ospite d’onore
A fare gli onori di casa Giorgia Meloni, che dà il benvenuto al "mio amico Matteo" e si prende gli applausi dei suoi militanti. Salvini: «Da Renzi manovrina di palazzo»
Tripudio per Matteo Salvini nel pomeriggio, ospite alla festa di Atreju accompagnato da Giorgia Meloni, che lo ha introdotto sul palco definendolo "il mio amico Matteo", applaudita dalla platea dei militanti. «Noi faremo opposizione a un governo di abusivi - ha quindi scandito la leader di Fratelli d'Italia. Questa festa resiste da oltre 20 anni nella storia della destra ed è un momento importante: almeno, ogni anno, a settembre, noi sappiamo chi siamo. Se mi aspettavo la scissione di Renzi? Da Renzi mi aspetto tutti i tradimenti possibili...».
Giorgia Meloni con il nostro direttore Luigi Piccarozzi
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Sul palco quindi, dal voto imminente per le Regionali alla rivoluzione della Costituzione per far eleggere il presidente della Repubblica, sono diversi i temi toccati da Matteo Salvini. All'Isola Tiberina, nell'evento di Atreju intitolato “Sfida alle stelle, l'Italia che pensa in grande”, il leader della Lega ha detto: «Presto, alle regionali, voterà la metà degli italiani: almeno su quello l'alleanza di centrodestra c'è». Commentando poi l'ipotesi di Berlusconi di presentare una proposta unitaria, come centrodestra, in Parlamento, per una nuova legge elettorale, ha spiegato: «L'importante è che i cittadini abbiano una legge elettorale in cui chi prende un voto in più vince e va al governo, in modo da evitare inciuci e manovre di Palazzo, schifezze e mercati a cui gli italiani stanno assistendo ora. Se se ne occupa il Parlamento bene, se se ne occupano i cittadini meglio», conclude.
Salvini dà quindi la sua lettura delle ultime settimane, dialogando col del direttore del Corriere, Luciano Fontana, risponendo alla
Matteo Salvini intervistato dal direttore del Corriere, Luciano Fontana
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domanda se alla fine questa maggioranza sarà in grado di eleggere il prossimo Capo dello Stato, sottolinea: «Il potere è un collante ma se avessi un euro non scommetterei un euro che possano arrivare in fondo». E ancora: «Sui migranti non ci siamo: a settembre 2019, per la prima volta, gli sbarchi sono triplicati rispetto all'anno scorso. Conte non sta facendo il suo lavoro. Evidentemente si sono venduti, hanno svenduto i confini italiani in cambio di qualcos'altro». E aggiunge: «La prossima volta che saremo al governo, perchè ci torneremo, penso che metteremo un bel pezzo della Rai sul mercato».
«Quelli del Pd si sono già spartiti i prossimi 3 presidenti della Repubblica: io penso che se non quello del 2022, ma quello del 2029 potrà essere eletto direttamente dai cittadini: avremo i numeri per cambiare la Costituzione». Quanto a Italia Viva, «da Renzi solo una manovrina di palazzo, tutta interna al Pd». «Mi dicono che abbiamo perso i ministeri e io rispondo mica ho perso un orecchio o un occhio... sapevo che avrei corso qualche rischio ma credevo nella democrazia e credo anche che chi ha condotto queste operazioni», relative alla formazione del nuovo governo Conte bis, «avrebbe fatto meglio a sciogliere le Camere e a far votare gli italiani. Lo dico con tutto il rispetto che si deve nei confronti delle massime autorità istituzionali».
Matteo Salvini con il nostro direttore Luigi Piccarozzi
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«Patriota Spartacus... Matteo, Matteo» è stata l'accoglienza inizialmente più che calorosa per il leader della Lega, che si è fatto strada a fatica nella folla dell'Isola Tiberina, concedendo selfie e dispensando sorrisi e battute. A chi lo chiamava «Spartacus», però, ha ribattuto: «Magari... ma non ho il fisico», suscitando una risata di cuore dei presenti.
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Luigi Piccarozzi (foto di Annabianca Rotellini) |
20-09-2019
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