Il capo del governo Conte sul palco di Atreju 2019
Alla festa di FdI, con Giorgia Meloni padrona di casa, il premier accompagnato dal figlio: «Migranti, non darò tregua a Macron». Dal pubblico: «Elezioni! Elezioni!»
Ad Atreju, la kermesse di Fratelli d'Italia organizzata dalla leader Giorgia Meloni, in mattinata è arrivato anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, accompagnato dal figlio per l'occasione. «Oggi sono di turno come papà, dove lo lascio...» è stata la battuta con la quale il premier si schermisce, prima dell'intervista con Bruno Vespa.
Il capo dell'esecutivo ha quindi spiegato: «Ben volentieri ho confermato questa presenza, perché confrontarmi con voi è ancora più stimolante per me, mi offre anche qualche contributo critico». La platea ha accolto Conte con un applauso. E come prima cosa, Conte ha voluto rassicurare sull'Iva: «È chiaro che il vero ostacolo, e quindi il vero risultato, sarà evitare l'incremento dell'Iva. Nella manovra potremo solo dare dei primi significativi assaggi del progetto politico. Ho preteso, ad esempio, asili nido gratuiti per famiglie con redditi medi e bassi. Un suo aumento potrebbe comprimere ulteriormente la domanda interna».
Dal presidente del Consiglio anche un commento sulle mosse di Renzi: «Non l'ho mai sentito prima di essere incaricato. Durante la formazione del governo non l'ho sentito. Mi ha chiamato la sera prima della formazione del suo nuovo partito. Io sono stato chiaro: se mi avessi avvertito io avrei preteso che nel tavolo della formazione avvenisse il confronto anche con il suo gruppo prima di andare al Parlamento: sarebbe stato un percorso più lineare». E se fosse per il governo un «demolition man»? «Non ho motivo di crederlo». Quanto al Movimento 5 Stelle, aggiunge Conte, «è stata una forza anti-sistema che ha avuto un ruolo di rottura, di pungolo rigenerante per il sistema». «Preciso che non ho mai avuto una tessera di partito non ho mai partecipato a un convegno del Pd».
La questione dei migranti «l'ho molto battuta con Macron, e sarò testardo fino alla fine. La redistribuzione non può limitarsi ai richiedenti asilo, anche perché le procedure richiedono tempo. I migranti che arrivano l'Italia non se li terrà da soli, non lo accetterà. L'Italia non può essere primo approdo di chiunque voglia arrivare». Lo ha detto il premier Giuseppe Conte ad Atreju, davanti a una platea attenta, che alla fine, si fa sentire con un coro: «Elezioni, elezioni». |