Messico, sterminata famiglia di mormoni Usa
Nella mattanza perdono la vita quattro bambini e due neonati tra le 12 vittime. Imboscata al confine tra due stati. I corpi dati alle fiamme, sospetti sui narcos
Orrore in Messico, dove una decina di mormoni statunitensi, tra cui almeno 4 bambini e due gemelli neonati di sei mesi e le loro madri, sono stati uccisi in una imboscata da colpi d'arma da fuoco. Alcuni sono stati bruciati vivi. La polizia locale ritiene che la strage sia opera dei cartelli della droga.
Ai media, un parente della vittima ha detto che sua cugina stava andando all'aeroporto quando è stata aggredita e uccisa in auto insieme ai suoi quattro figli a Rancho de la Mora, una zona famosa per i trafficanti di droga e banditi di ogni genere. Un vero e proprio massacro, dicono dal Paese sudamericano. Il procuratore generale dello stato di Chihuahuahua, Cesar Augusto Peniche, ha detto che il numero delle vittime non è ancora chiaro.
La comunità colpita è costituita dai discendenti dei mormoni fuggiti dagli Stati Uniti nel XIX secolo, dopo essere stati perseguitati per le loro tradizioni, tra cui la poligamia. Molti mormoni in Messico godono di doppia cittadinanza messicana e americana. |