Morto Vannoni, inventò il controverso «metodo Stamina»
Sosteneva di poter curare le staminali malattie per le quali la scienza non aveva ancora trovato un rimedio. Vannoni è morto a Torino dove era ricoverato
Morto Davide Vannoni, il papà del contestato "metodo Stamina", che sosteneva di poter curare con le staminali malattie per le quali la scienza non aveva ancora trovato un rimedio. Vannoni si è spento martedì a Torino dove era ricoverato in ospedale per una malattia incurabile.
53 anni, aveva sperimentato personalmente una terapia in Ucraina: riteneva di aver avuto degli benefici, così poi decise di importare in Italia la cura alternativa a base di staminali. La sua idea è che le cellule staminali (in particolare quelle di un certo tipo, dette mesenchimali) possano curare le malattie, specie quelle neurodegenerative. La sua ricerca venne fermata dai carabinieri nell'ambito di un'inchiesta finite sulle prime pagine dei giornali. Vannoni venne indagato e accusato di associazione per delinquere aggravata dalla transnazionalità, truffa aggravata, somministrazione di farmaci non conformi quanto alle attività di trattamento di gravi malattie neurodegenerative. Quindi venne fermato perché, secondo la Procura, stava per lasciare l'Italia.
La procura della Repubblica, non potendo attendere la decisione sulla richiesta della custodia cautelare inoltrata al Gip, ne aveva infine ordinato il fermo, che è stato eseguito dai Nas. Nell'ambito dell'inchiesta, che ha portato al fermo, i carabinieri del Nas hanno poi eseguito alcune perquisizioni anche. Vannoni, secondo la Procura, stava cercando una nuova località estera, dove riprendere l'attività di Stamina per la quale aveva patteggiato una pena a un anno e dieci mesi, con la condizionale, impegnandosi a rinunciare a qualsiasi iniziativa che gli permettesse di proseguire l'applicazione della controversa terapia. Lo stop al "suo" metodo era arrivato dalle autorità giudiziarie e sanitarie, con due bocciature da parte di altrettanti comitati scientifici. |