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De Luca: «Non si comprende apertura»

Stop quarantena per chi viene da area Schengen o Gran Bretagna: l'indicazione è nel dpcm in vigore, che prevede anche la fine del divieto di spostamenti infraregionali: tutto dal 3 giugno. «Indice dei contagi sotto la soglia»

Si torna a viaggiare verso l'Italia. Il 3 giugno cadrà l'obbligo della quarantena di 14 giorni per i cittadini stranieri provenienti dai paesi Schengen e dalla Gran Bretagna. Per il resto dei cittadini europei tale obbligo cadrà dal 15 giugno.

L'indicazione è contenuta nel dpcm in vigore, che prevede anche la fine del divieto di spostamenti infraregionali sempre a partire dal 3 giugno. La decisione del governo di confermare l’ok agli spostamenti tra regioni a partire dal prossimo 3 giugno è stata favorita soprattutto dalle ultime analisi dell’Istituto Superiore di Sanità, che mostrano come l’indice di contagio Rt sia ormai sotto il valore 1 su quasi tutto il territorio nazionale e quindi sostanzialmente sotto controllo.

Ma il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca attacca la decisione del governo di aprire dal 3 giugno la mobilità tra le regioni: «Non si comprende apertura generalizzata. Occorreva limitare mobilità da zone contagio, controlli e test. «Davvero non si comprende quali siano le ragioni di merito che possono motivare un provvedimento di apertura generalizzata e la non limitazione della mobilità nemmeno per le province ancora interessate pesantemente dal contagio. Adotteremo, senza isterie e in modo responsabile, insieme ai protocolli di sicurezza già vigenti - annuncia - controlli e test rapidi con accresciuta attenzione per prevenire per quanto possibile, il sorgere nella nostra regione di nuovi focolai epidemici».

«In questi giorni ne ho sentite davvero tante sull'Italia. Non mi sembra il momento di fare polemiche, ma una cosa voglio dirla chiaramente: esigiamo rispetto. Se qualcuno pensa di trattarci come un lazzaretto allora sappia che non resteremo immobili - così su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a proposito della riapertura dei confini -. Serve una risposta europea perché se si agisce in maniera diversa e scomposta viene meno lo spirito Ue. E crolla l'Europa». «La pazienza ha un limite - prosegue il titolare della Farnesina -. E per carità, capisco anche la competizione tra singoli Stati, è legittima, a patto però che sia sana e leale. Perché c'è un dato che rivendico con orgoglio: l'Italia è bella, unica, ha delle meraviglie pazzesche, delle spiagge fantastiche. E molto probabilmente non ha rivali». «Adesso sul tema della riapertura dei confini serve una risposta europea, perché se si agisce in maniera diversa e scomposta viene meno lo spirito Ue. E crolla l'Europa».
30-05-2020


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