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Bankitalia: la pandemia ha causato il maggior calo dei redditi da 20 anni a questa parte

 Il calo è dell'8,8% rispetto al primo semestre 2019, «una contrazione decisamente più ampia di quelle registrate nelle fasi più acute della crisi finanziaria (-5,2%)

Nel primo semestre del 2020 i redditi primari dei settori privati non finanziari hanno registrato la contrazione più forte degli ultimi venti anni, che è stata solo in parte contrastata dalle misure adottate dalle amministrazioni pubbliche a sostegno del reddito disponibile. Lo si legge nel rapporto “I conti economici e finanziari durante la crisi sanitaria del Covid-19” di Banca d’Italia.

La ricostruzione della rete delle transazioni finanziarie tra i settori istituzionali, comunicano da via Nazionale, mostra che la Banca d'Italia e il sistema bancario hanno svolto un importante ruolo nella intermediazione finanziaria, registrando una notevole espansione dei bilanci. Il settore finanziario, impiegando la maggiore raccolta di depositi bancari prevalentemente per la sottoscrizione di titoli pubblici, ha inoltre consentito il finanziamento indiretto delle amministrazioni pubbliche da parte dei settori in avanzo finanziario. Tra la fine del 2019 e la fine di giugno 2020, la variazione semestrale del debito pubblico in percentuale del PIL ha raggiunto i valori più alti negli ultimi venti anni considerati.

In particolare, nel primo semestre del 2020 i redditi primari pro capite «hanno registrato la contrazione più forte degli ultimi 20 anni, solo in parte contrastata dalle misure di sostegno». Il calo è dell'8,8% rispetto al primo semestre 2019, «una contrazione decisamente più ampia di quelle registrate nelle fasi più acute della crisi finanziaria (-5,2%)».
14-01-2021


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