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Gazzetta Ufficiale
Ucraina, il presidente Zelensky al Parlamento italiano

Discorso a deputati e senatori riuniti a Montecitorio in seduta congiunta. Sostegno di Fico e Casellati. Dopo il videocollegamento, intervento del premier Draghi

Intervento in mattinata de presidente ucraino Volodymyr Zelesky in videocollegamento con deputati e senatori riuniti alla Camera in seduta congiunta. «Il nostro popolo è diventato l'esercito. Immaginate Mauriupol come una Genova completamente bruciata. Come una città da cui scappano le persone come scappano le persone per raggiungere i pullman. Il prezzo della guerra è questo: 117 bambini uccisi».

«Capisco che voi desiderate la pace e difendete la vostra patria. La devastazione della guerra sta uccidendo la nostra gente e distruggendo le nostre città. Tutto questo è cominciato da una sola persona. Ad oggi sono morte 117 bambini e l’artiglieria russa non smette di uccidere», ha detto Zelensky in Aula. «Obiettivo non è l’Ucraina, ma l’Europa, avere il controllo della vostra politica, dei vostri valori. L’Ucraina è solo il cancello per l’esercito russo per entrare in Europa. Mariupol è come Genova, io ci sono stato. Ora a Mariupol non c’è più niente. Immaginate la vostra Genova distrutta. Kiev è importante come Roma. Ogni giorno cadono bombe e arrivano missili». Zelensky ha portato l’attenzione su quelli che a suo giudizio sono i veri obiettivi di Putin: «Obiettivo finale non è l’Ucraina, ma l’Europa: è avere il controllo della vostra politica, dei vostri valori. L’Ucraina è solo il cancello per l’esercito russo per entrare in Europa». In chiusura il presidente ucraino ha ringraziato l’Italia per l’aiuto offerto: «State accogliendo oltre 70.000 profughi, molti sono bambini, in Italia è nato il primo bimbo scappato dalla guerra. Avete condiviso il nostro dolore. Ma ora l’Italia congeli i beni russi e chiuda i porti».

Un intervento quello di Zelensky accolto da un applauso e preceduto dalle parole dei presidenti di Montecitorio e Palazzo Madama, che hanno manifestato la loro vicinanza al presidente ucraino. Roberto Fico ha sottolineato che il Parlamento testimonia «nel modo più solenne la vicinanza e il sostegno di tutto il Parlamento e del popolo italiano all'Ucraina», mentre Elisabetta Casellati ha espresso «vicinanza e ammirazione per il coraggio del popolo ucraino e confidiamo in una sola negoziale». Poco prima che Zelensky parlasse a Montecitorio, anche il Papa ha avuto un colloquio telefonico con il presidente ucraino. Lo ha rivelato l’ambasciatore ucraino in Vaticano. «Il ruolo di mediazione della Santa Sede nel porre fine alla sofferenza umana sarebbe accolto con favore» ha commentato Zelensky sul suo profilo Twitter. Ha anche «ringraziato il Papa per le preghiere per l’Ucraina e la pace».

Dopo il presidente ucraino ha parlato il premier Mario Draghi. «Quella del popolo ucraino è una resistenza eroica, l’Ucraina non difende solo se stessa ma la nostra pace, la nostra pace e sicurezza. Quei beni che abbiamo costruito con tanta fatica, l’Italia vi è profondamente grata» ha detto il premier. «Davanti all’inciviltà l’Italia non intende girarsi dall’altra parte; davanti alla Russia che ci voleva divisi ci siamo mostrati uniti come Europa. Abbiamo congelato beni per 800 milioni di euro agli oligarchi. L’Italia vuole l’Ucraina nell’Unione Europea».

Non sono mancate le voci critiche, tra chi ha chiesto che venga ospitato anche Putin e chi ha annunciato alla vigilia che avrebbe disertato la seduta (come gli ex M5s di Alternativa, il leghista Pillon, la senatrice del misto Granato, la deputata forzista Giannone, quella pentastellata Segneri e Paragone).
22-03-2022


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