«Uccisa con 11 colpi, la morte non è stata immediata»
La giudice delle indagini preliminari Daniela Monaco Crea ha convalidato il fermo per Martina Patti e disposto un'ordinanza di custodia cautelare in cella. Nuovo sopralluogo in casa
La piccola Elena Del Pozzo non è morta subito. La madre l'ha colpita con almeno undici volte con un'arma compatibile con un coltello da cucina, che ancora non è stato ritrovato. Uno solo è stato letale perché ha reciso i vasi dell'arteria succlavia. Sono questi i primi esiti dell'autopsia eseguita ieri sulla bambina uccisa dalla mamma, Martina Patti, che ha confessato il delitto.
I dettagli sono stati resi noti sabato, e pare che dall'autopsia sono arrivati dettagli che hanno chiarito meglio l'orario del delitto: dopo più di un'ora dal pasto che la bimba aveva consumato a scuola intorno alle 13. Intanto la Gip di Catania Daniela Monaco Crea ha convalidato il fermo della donna, e Martina Patti resta così in carcere. Crea ha convalidato il fermo della Procura ed emesso un'ordinanza di custodia cautelare per omicidio premeditato pluriaggravato e occultamento di cadavere. Sabato, i carabinieri della Sezione investigazioni scientifiche (Sis) di Catania e del Ris di Parma hanno eseguito un nuovo sopralluogo nella casa di Mascalucia di Martina Patti. Accertamenti saranno estesi anche a un perimetro più vasto del luogo dove è stato trovato il corpo della bambina, in una campagna abbandonata, a circa seicento metri dall'abitazione.
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