Trump, l'Fbi perquisisce la casa in Florida
La perquisizione potrebbe essere legata ad alcuni documenti sui quali aveva già indagato in passato il Dipartimento di Giustizia. L'ex presidente Usa. «Attacco alla mia ricandidatura»
Faro dell'Fbi su Donald Trump. L'agenzia ha condotto delle perquisizioni nella tenuta dell'ex presidente a Mar-a-Lago, in Florida. A raccontarlo è stato lo stesso Trump, descrivendole come una «perquisizione politica e un attacco alla mia candidatura», senza però rivelare le motivazioni dell'operazione di polizia: «La nostra nazione sta vivendo tempi bui, la mia bella casa di Mar-a-Lago a Palm Beach, in Florida, è stata perquisita e occupata da numerosi agenti dell'Fbi - ha scritto in una nota -. Dopo aver lavorato e collaborato con le agenzie governative competenti, questo raid senza preavviso a casa mia non era necessario o appropriato».
Stando ai media usa, gli agenti dell'Fbi hanno chiesto che fosse aperta anche la cassaforte che si trova nello studio dell'ex presidente. La notizia avvalorerebbe l'ipotesi che gli agenti federali stessero cercando documenti classificati che Trump avrebbe portato via dalla Casa Bianca alla fine del suo mandato. Secondo l'ex portavoce Stephanie Grisham, l'ex presidente «non gestiva correttamente i documenti riservati. L'ho visto passare in rassegna i documenti, buttarne via alcuni, strapparne altri e metterne in tasca altri ancora». L'ipotesi più accreditata è che la perquisizione potrebbe essere legata ad alcuni documenti sui quali aveva già indagato in passato il Dipartimento di Giustizia contenenti informazioni riservate e portate proprio a Mar-a-Lago alla fine della presidenza Trump.
La Casa Bianca non aveva ricevuto alcuna informazione anticipata circa la perquisizione condotta dall'Fbi al resort Mar-a-Lago dell'ex presidente Donald Trump in Florida, ha rivelato un alto funzionario della Casa Bianca a Cbs News. «Non siamo stati informati in precedenza, alcuni lo hanno appreso dai mezzi di informazione, altri dai social media». |