Nuovi raid su Zaporizhzhia, scambio di accuse tra Kiev e Mosca
Gb invia altri lanciarazzi e missili a lunga gittata. Ue, fornite a Kiev 66.224 tonnellate di aiuti. Zelensky chiede ancora. Evacuazione di massa da Kherson e Kharkiv
Nuovo allarme sulla centrale di Zaporizhzhia: bombe russe l’avrebbero presa di mira secondo Energoatom, l’azienda di Stato ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari attive nel territorio del paese. «Cinque arrivi sono stati registrati nell’area dell’ufficio del comandante della centrale, proprio accanto ad aree radioattive». Non ci sono vittime. Altri cinque missili invece sarebbero caduti nell’area dei vigili del fuoco che si trova vicino alla centrale. «A causa dei bombardamenti alla stazione, non è stato possibile effettuare il cambio turno», ha spiegato ancora Energoatom. I livelli di radiazioni intorno alla centrale nucleare però sono «nella norma», assicurano le autorità locali. Quasi contemporaneamente, le autorità locali filo-russe hanno diffuso la loro versione, secondo cui responsabile dei nuovi attacchi sono i «terroristi ucraini. I miliziani di Zelensky hanno colpito ancora una volta la centrale nucleare di Zaporizhzhia e il territorio vicino all’impianto nucleare con armi pesanti», ha scritto su Telegram Vladimir Rogov, membro dell’amministrazione regionale installata dai russi.
Gli attacchi alla centrale si sono fatti più intensi dal 5 agosto. Stasera è prevista una riunione del Consiglio di Sicurezza Onu sulla situazione di Zaporizhzhia mentre il direttore generale dell’Aiea, Rafael Grossi, ha annunciato che presto guiderà una missione di esperti internazionali all’impianto per verificarne la sicurezza. Intanto Kiev ha ordinato l'evacuazione forzata della popolazione, oltre che da Donetsk, anche dalle regioni di Zaporizhzhia, Kherson e Kharkiv. Lo ha annunciato su Telegram la vice premier Irina Vereshchuk, senza specificare come esattamente Kiev intenda procedere con le evacuazioni. Per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenuto in video alla conferenza dei donatori di Copenaghen, la Russia è uno stato terrorista che ha preso in ostaggio la centrale nucleare di Zaporizhzhya come arma di ricatto. A Zaporizhzhya, ha avvertito, si rischia un disastro nucleare come quello di Cernobyl nel 1986, «dobbiamo proteggere l’Europa da questa minaccia».
Intanto la Gran Bretagna è pronta a inviare all’Ucraina per aiutarla contro l’invasione russa altri sistemi missilistici a lancio multiplo (MLRS) e missili guidati di precisione, capaci di colpire obiettivi oltre gli 80 chilometri e già rivelatisi armamenti fondamentali nel conflitto in corso. Lo ha detto in giornata il ministro della Difesa, Ben Wallace, che si trova a Copenaghen. «Il nostro continuo sostegno manda un messaggio molto chiaro: la Gran Bretagna e la comunità internazionale rimangono contrarie a questa guerra illegale e sono fianco a fianco nel fornire aiuti militari all’Ucraina per aiutarla a difendersi dall’invasione di Putin». Dall’invasione russa del 24 febbraio, l’Unione Europea ha inviato 66.224 tonnellate di aiuti in Ucraina, fra cui 180 ambulanze, 125 mezzi dei vigili del fuoco, 300 generatori, 35 macchinari pesanti, quattro ponti galleggianti e forniture mediche, ma per il premier ucraino Zelensky non basta: «Le sanzioni contro la Russia dovrebbero essere rafforzate. In risposta al ricatto nucleare, abbiamo bisogno di sanzioni severe contro Rosatom e l’intera industria nucleare russa, non un accordo con loro». Attualmente «la Russia riceve ancora decine di miliardi di dollari grazie agli scambi con altri Paesi, in particolare l’Europa. E in Ucraina il disavanzo mensile del solo bilancio dello Stato è di circa 5 miliardi di dollari». Infine, ha detto, «soprattutto, abbiamo bisogno di ancora più sostegno con armi e munizioni. L’Ucraina ha bisogno di armi di tale potenza, così a lungo raggio, che la Russia venga costretta a pensare finalmente a trovare una soluzione pacifica». |