Inflazione a gennaio 2025: leggero rialzo all'1,5%
Istat: a incidere l'impennata dei prezzi energetici regolamentati, che passano dal +12,7% al +27,8%. Significativo anche l'andamento dei prezzi degli alimentari lavorati, cresciuti dal +1,7% al +2,0%
L'Istat ha pubblicato le stime preliminari sull'inflazione di gennaio 2025, evidenziando un aumento dello 0,6% rispetto a dicembre e dell'1,5% su base annua. I principali fattori di questo incremento sono riconducibili all'impennata dei prezzi energetici regolamentati, che passano dal +12,7% al +27,8%. Significativo anche l'andamento dei prezzi degli alimentari lavorati, cresciuti dal +1,7% al +2,0%. Sul fronte opposto, si registra una decelerazione nei servizi di trasporto (da +3,6% a +2,5%) e nelle comunicazioni (da +1,2% a +0,9%). L'inflazione di fondo, che esclude energia e alimentari freschi, rimane stabile al +1,8%. L'aumento congiunturale è trainato principalmente dai prezzi degli energetici (+14,5% quelli regolamentati, +2,6% quelli non regolamentati) e degli alimentari (+1,2% per i lavorati, +0,9% per i non lavorati). L'indice armonizzato (IPCA) segna un -0,7% su base mensile, complice l'avvio dei saldi invernali, e un +1,7% su base annua. L'inflazione acquisita per il 2025 si attesta già allo 0,9% per l'indice generale e allo 0,5% per la componente di fondo, indicando prospettive di una crescita dei prezzi contenuta ma costante. |