Referendum su lavoro e cittadinanza, urne aperte
Si vota domenica 8 giugno dalle 07:00 fino alle 23:00 e lunedì 9 giugno dalle 07:00 fino alle 15:00. Alle 23 affluenza al 22,7%. In concomitanza primo turno delle elezioni amministrative in Sardegna e il ballottaggio in altre regioni
Urne aperte oggi e domani per il voto sui cinque referendum abrogativi, promossi da sindacati e associazioni, che riguardano temi legati al lavoro e alla cittadinanza. I seggi saranno aperti domenica 8 giugno dalle 7:00 alle 23:00 e lunedì 9 giugno dalle 7:00 alle 15:00. Per essere validi, i referendum devono raggiungere il quorum, ossia la partecipazione di almeno il 50% più uno degli aventi diritto al voto. Ogni elettore riceverà cinque schede, una per ciascun quesito, di colore diverso: verde, arancione, grigia, rossa e gialla. Si vota tracciando un segno su “SÌ” per abrogare la norma o su “NO” per mantenerla.
Il ministero comunia che alle 12 l'affluenza è stata del 7,4%. Trend negativo confermato anche alle 23: affluenza al 22,7%.
I quesiti, in sintesi, sono i seguenti: - Licenziamenti illegittimi (scheda verde): Propone l’abrogazione delle norme del Jobs Act (2015) sul contratto a tutele crescenti, per ripristinare l’obbligo di reintegro del lavoratore in caso di licenziamento illegittimo, come previsto dall’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori prima del 2015.
- Piccole imprese (scheda arancione): Mira a eliminare il tetto massimo agli indennizzi per i licenziamenti illegittimi nelle piccole imprese, consentendo risarcimenti più adeguati. - Contratti a termine (scheda grigia): Chiede l’eliminazione di alcune norme che consentono contratti a tempo determinato senza causali specifiche fino a 12 mesi, per ridurre la precarietà lavorativa. - Sicurezza sul lavoro (scheda rossa): Propone di abrogare l’esclusione della responsabilità solidale di committenti, appaltatori e subappaltatori per infortuni sul lavoro, estendendo la responsabilità anche alle imprese committenti. - Cittadinanza (scheda gialla): Mira a ridurre da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale richiesto per gli stranieri extracomunitari maggiorenni per richiedere la cittadinanza italiana, senza modificare altri requisiti come la conoscenza della lingua o l’assenza di precedenti penali. Questo cambiamento potrebbe favorire l’integrazione di circa 2,5 milioni di persone, inclusi minori che ottengono automaticamente la cittadinanza se un genitore la acquisisce.
I referendum sul lavoro sono stati promossi dalla CGIL, che ha raccolto oltre 4 milioni di firme, mentre quello sulla cittadinanza è stato proposto da +Europa, Possibile, Partito Socialista Italiano, Radicali Italiani e Rifondazione Comunista, con oltre 637.000 firme. Per partecipare, è necessario presentarsi al seggio con un documento d’identità e la tessera elettorale. Gli elettori con disabilità possono richiedere assistenza o votare in sezioni attrezzate.
Il referendum si svolge in concomitanza con il primo turno delle elezioni amministrative in Sardegna e il ballottaggio in altre regioni. Gli elettori fuori sede per studio, lavoro o cure mediche da almeno tre mesi possono votare in un comune diverso da quello di residenza, presentando domanda entro il 4 maggio 2025. Gli italiani residenti all’estero (iscritti all’AIRE) votano per corrispondenza, con schede da restituire al consolato entro il 5 giugno. |