Sud Corea, affonda traghetto: è una strage
Sul Sewol c’erano almeno 480 persone, di cui oltre 325 studenti delle superiori in gita scolastica. Si parla di un forte boato prima che la nave finisse su un fianco
È una tragedia il naufragio del traghetto sudcoreano Sewol, avvenuto mercoledì mattina, con a bordo quasi 480 persone, di cui oltre 325 studenti delle superiori. La guardia costiera di Seul ha inviato nella zo- na 34 unità navali tra militari e civili e 18 elicotteri alla ricerca delle centinaia di di- spersi. Mistero sulla dinamica.
Le tv locali trasmettono immagini spaventose: la nave è completamente rovesciata su un fianco, quasi sommersa del tutto, e a lungo si sono viste decine di persone ancora aggrappate alle strutture emerse mentre dagli elicotteri vengono calate corde nel tentativo di trarle in salvo. Un primo bilancio parlava due morti accertati, ma sui numeri nessuno scommette. Dopo due ore dall’inizio delle operazioni era stato annunciato che tutti i ragazzi erano in salvo. Poi la principale tv sudcoreana, la Ytn, ha ufficialmente ritirato la notizia. Sei ore dopo l’inizio del dramma le autorità sostenevano che mancavano all’appello più di 300 passeggeri, tutti finiti nell’acqua fredda a circa 12 gradi.
Il Sewol, nave da 6.325 tonnellate, era diretto all’isola meridionale di Jeju, meta turistica molto popolare. Sul traghetto c’erano 325 studenti di un liceo di Ansan, a sud di Seul, in una gita scolastica per quattro giorni. La nave ha lanciato la richiesta di soccorso alle 8.58 locali (l’1.58 in Italia), a 20 km al largo dell’isola di Byeongpoong. La dinamica dell’incidente è ancora tutta da accertare, ma si parla di un fortissimo boato prima che la nave, improvvisamente, cominciasse ad affondare inclinandosi su un lato, rilanciando le speculazioni su un impatto con una roccia sott'acqua o di una collisione con un’altra nave. |