Estate romana al Fontanone
Nella cornice dell’estate romana, al Fontanone estate, manifestazione che dura da più di 19 anni, il 18 e il 19 agosto lo spettacolo diretto da Marco Simeoli, Ti Amo, sei perfetto, ma ora cambia...
Canti, voci all’aria e tanta ironia sul palco estivo del Fontanone Estate. Performance piena di colori, vivace e ritmata. Un musi- cal che apre a uno scorcio su panorami moderni tra rapporto uomo e donna. Un virtuale apparente con la speranza di tro- vare l’uomo ideale.
Nella cornice dell’estate romana, al Fontanone estate, manifestazione che dura da più di 19 anni, il 18 e il 19 agosto lo spettacolo diretto da Marco Simeoli, Ti Amo, sei perfetto, ma ora cambia, è stato risultato imprevisto e sgargiante.
Un successo quasi garantito se si pensa che lo scorso inverno è stato in cartellone al Teatro dei Satiri di Roma registrando il tutto esaurito per tre settimane con una presenza di quasi 1300 di spettatori. Ti Amo, sei perfetto, ma ora cambia è un musical off Broadway - I LOVE YOU, YOU’RE PERFECT, NOW CHANGE - e la versione italiana adattata da Piero di Blasio, dona un vero senso di ritmo e di ironia.
Il testo è di Joe Di Pietro e Jimmy Roberts e su licenza di Josef Weinberger Limited per conto di K & H Theatricals of New York. Originariamente prodotto a New York da James Hammerstein, Bernie Kukoff e Jonatan Pollard e diretto da Joel Bishoff.
“I Love You, You're Perfect, Now Change è un musical da camera, scritto da Joe Di Pietro, con le musiche di Jimmy Roberts. È il secondo musical, per longevità, tra quelli prodotti Off-Broadway. Nel 1997 riceve il premio “Outer Critics Circle Award” come miglior musical Off-Broadway. Il successo di questo spettacolo è stato tanto universalmente riconosciuto da fargli avere ben tredici traduzioni in tutto il mondo, tra cui l'ebraico, il coreano, il finlandese e il mandarino. Dopo il suo debutto Off-Broadway, dove fece registrare 5003 presenze in due anni, venne successivamente prodotto in tutto il mondo (Stati Uniti, Canada, Inghilterra, Olanda, Spagna, Germania, Repubblica Ceca, Turchia, Cina, Taiwan, Corea, Giappone, Filippine, Argentina, Australia e Italia).”
Quattro attori, Daniele Derogatis, Piero Di Blasio, Stefania Fratepietro e Valeria Monetti salgono sul palco vestiti con accappatoi bianchi e delle luci in mano.Voci all’aria aperta si propagano giocando con frasi costruite apposta per aprire il sipario con ironia, scorcio di panorami moderni tra rapporto uomo e donna.
Performance piena di colori, dove canti e balli si alternano sul palco a cambi di scena emotivi realizzati da Serena Allegrucci che dona stacchi comici, ogni volta con un cambio di abito per adattarsi al momento descritto in scena. Crea, così, movimento e ritmo dovuti anche al suono della tastiera di Emiliano Pegni, musica dal vivo, la quale, è introdotta nel giusto contesto.
Il regista, Marco Simeoli, fa viaggiare. Tra il timore del primo incontro, la timidezza, su come ci si vorrebbe e desidererebbe, fino ad accettare difetti e frequentarsi poi. Interpretazioni e sfaccettature dei vari appuntamenti tra le coppie. L’essere single che lotta con video messaggi, frutto di un virtuale apparente e la speranza di trovare l’uomo ideale.
L’ironia battente rende l’insieme veloce e gli sketches, dinamici, sono una concentrazione di balli, canti e simpatiche declamazioni, attraverso le coreografie di Stefano Bontempi. Luoghi. Cinema, campo da tennis e l’invito a cena, i primi approcci, l’innamoramento che si intrecciano a quadri familiari, il matrimonio, sinonimo di stereotipo, quasi imposto, fino alla scena di un funerale dove l’amore e i flirt non si dimenticano neanche nella terza età.
Gli attori sono bravi e trovo che la loro recitazione porta a pensare a una solitudine sottaciuta, vivendo in una società piena e in continuo movimento, la quale non aiuta a fermarsi su un dialogo sentito e vigoroso. Un buon messaggio che induce a riflettere. Di sicuro non cambiando il partner, ma accettandolo così come è. Se si è veramente innamorati, ovvio. |