Kobane, dai turchi c'è l'ok ai curdi iracheni
Il governo turco ha infine concesso il passaggio delle forze peshmerga del Kurdistan verso la città per contribuire a fermare la decisa avanzata dello Stato islamico
«Aiutiamo peshmerga curdi a entrare in città». È questa la svolta per Kobane, la città dell’enclave curda della Siria tenu- ta sotto assedio da settimane dalle mili- zia terroriste dell’Isis. Il governo turco ha infatti concesso il passaggio delle for- ze peshmerga del Kurdistan verso la cit- tà per contribuire a fermare la decisa avanzata dei terroristi dell'Isis.
Secondo il ministro degli Affari europei Mevlüt Cavusoglu, «non abbiamo mai voluto che Kobane cadesse. La Turchia conduce diverse iniziative per impedirlo». Da qui l’annuncio di aver preso misure per consentire a combattenti curdi iracheni di raggiungere Kobane attraverso il territorio turco. La Turchia sembra quindi aver ceduto alle pressioni di Washington, che da tempo chiedeva di intervenire militarmente per aiutare i curdi a resistere ai jihadisti dell’Isis in Siria. Ankara è impegnata da decenni in un conflitto a bassa intensità contro separatisti curdi del Pkk.
Stando ai report dell’Intelligence, circa 200 curdi sono intrappolati nel nord della Siria fatti prigionieri dagli jihadisti dello Stato islamico. Lo si legge sul quotidiano panarabo al Hayat. Le fonti affermano che i curdi sono originari di Ayn Issa, località tra Raqqa e il confine turco, decine di km a est di Kobane. L’esercito Usa starebbe paracadutando armi, munizioni e materiale medico ai curdi in Siria assediati a Kobane, vicino al confine turco. |