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Grasso parla di Stefano Cucchi e si commuove

Il leader del Senato incontra Ilaria e i genitori. «Bisogna far sì che la sua morte non sia stata vana e costruire una società che rispetti diritti dei più deboli»

 «Bisogna far sì che la sua morte non sia
 stata vana e costruire una società che ri-
 spetti diritti dei più deboli: ciò deve fare
 in uno Stato che si definisce civile». A dir-
 lo in mattinata è il presidente del Senato,
 Piero Grasso, che ha voluto incontrare la
 famiglia di Stefano Cucchi. «Ora ci sentia-
 mo un po’ meno soli» ha Ilaria Cucchi.

«Sensibilizzeremo tutti i rappresentanti delle istituzioni per cercare di fare luce su questo caso che colpisce in maniera così forte - ha detto Grasso incontrando Ilaria e i genitori di lei, Rita e Giovanni -. Dobbiamo far sì che la morte di Stefano non sia vana, per la costruzione di una società in cui i diritti dei deboli, delle vittime, siano rispettati perché questo è il compito di uno Stato che si definisce civile. Non si può assolutamente tollerare che chi è in custodia di organismi dello Stato possa vedere annientata la propria vita. Mi sono commosso incontrando la famiglia Cucchi: quella morte è una vicenda che ci colpisce in maniera molto forte».

Martedì, in mattinata, parlando del caso, Grasso dichiarava: «Vorrei fare un appello. Ci sono dei rappresentanti delle Istituzioni che sono certamente coinvolti in questo caso. Quindi, chi sa parli. Che si abbia il coraggio di assumersi le proprie responsabilità, perché lo Stato non può sopportare una violenza impunita di questo tipo». «Intanto - ha aggiunto Grasso - è doverosa e giusta la solidarietà alla famiglia della vittima di violenza. Devo dire che la violenza non può far parte della dignità di uno Stato civile, soprattutto quando viene da rappresentanti delle istituzioni». «Noi speriamo di continuare a cercare la verità - ha concluso il leader del Senato - nonostante ci siano state delle sentenze che non hanno saputo o potuto trovarla. Pensiamo che bisogna continuare su questa strada dando la massima solidarietà ai famigliari delle vittime».

05-11-2014

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