«Il Paese cambia solo con onore e disciplina»

Così il premier Renzi, intervenuto ad Ostia alla cerimonia di inaugurazione dell’anno di studi 2014/2015 della Scuola di polizia tributaria della Guardia di finanza

 «Bisogna cambiare approccio verso il citta-
 dino che si deve sentire moralmente ac-
 compagnato e il pubblico non è solo con-
 trollore ma diventa il consulente». Così il
 presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in-
 tervenuto ad Ostia alla cerimonia di inau-
 gurazione dell’anno di studi 2014/2015
 della Scuola di polizia tributaria della Gdf.

Insieme al premier erano presenti anche il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. Ad accoglierli, il comandante generale della guardia di finanza Saverio Capolupo. «Il primo pensiero va innanzitutto agli allievi della scuola perché io sono convinto che qualsiasi riforma riusciremo a fare, e vi garantisco che ce la stiamo mettendo tutta, solo l'adempimento con onore e disciplina di tutti e di ciascuno, partendo da chi ha incarichi di Governo fino ai cittadini che si alzano la mattina presto e che sono i vero eroi della quotidianità, riusciremo a cambiare questo Paese», ha detto Renzi nel corso del suo intervento alla cerimonia.

Quindi il capo dell’Esecutivo sottolinea che l’Italia ha «ha bisogno di un sistema del fisco in cui il cittadino non si senta controllato perchè c'è una presunzione di colpevolezza». Ad ogni modo, aggiunge, è lotta ai “furbi”, contro l’evasione che ogni anno sottrae alla collettività 91 miliardi di euro («quasi sei punti di Pil», ricorda). «Sono anni - ha aggiunto Renzi - che ci diciamo che le cose in Italia non possono cambiare. Che siamo destinati ad avere corruzione ed evasione alte o che i furbi riescano a d avere la meglio. È finito il tempo in cui chi si ritiene furbo possa avere la meglio. Ma serve uno sforzo di semplicità. Se voi riuscirete nel vostro lavoro a rendere plastico che è cambiato il rapporto tra i cittadini e il grande mondo della pubblica amministrazione voi avrete fatto non solo un servizio al Paese ma a voi stessi».