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Arriva via libera al piano Juncker (da giugno)

Il presidente della Commissione: contributi per investimenti strategici neutri rispetto a patto di Stabilità. «Piena fiducia nelle riforme di Renzi, non mi deluderà»

 Arriva in serata, giovedì, il via libera della
 Ue al piano Juncker che crea un nuovo
 fondo per gli investimenti strategici (Efsi)
 con lo scopo di mobilitare 315 miliardi di
 euro nel 2015-2017. Renzi: «Il piano Jun-
 cker presentato oggi al Consiglio è un pri-
 mo passo, non è l'ultimo, ma è un primo
 buon passo avanti».

La Ue «prende nota della posizione favorevole» indicata dalla Commissione verso i contributi dei Paesi, «necessariamente in linea con la flessibilità» esistente. «La Commissione presenterà una proposta a gennaio 2015, che il Consiglio è chiamato ad approvare entro giugno, in modo che i nuovi investimenti del piano Juncker possano essere attivati al più presto a metà 2015». La Bei è «invitata a cominciare le attività utilizzando i suoi fondi da gennaio 2015.

Come accennato, al piano arriva il pieno sostegno dell’Italia. Il presidente del Consiglio lo dice chiaramente: «Il piano Juncker presentato oggi al Consiglio è un primo passo, non è l’ultimo, ma è un primo buon passo avanti». È «passo politico, non si tratta solo di burocrazia», e «questo è un motivo di soddisfazione» per la presidenza italiana del semestre. Renzi sottolinea quindi che quello di Juncker «è un documento di compromesso» ma per «la prima volta c'è la parola flessibilità». «C’era chi voleva cancellare» il riferimento alla considerazione «favorevole» ai fini del patto dei contributi al fondo comune. «Io lo considero un fatto positivo: per la prima volta si dice che gli investimenti che hanno un senso di futuro dall'Europa sono scomputati dal patto. È un piccolo passo avanti per l’Italia e un grande passo avanti per l’Europa».

18-12-2014

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