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Agire

Roma, 16enne violentata in centro nella notte

L’episodio nel quartiere Prati lunedì sera. Si è finto poliziotto. La minore è stata soccorsa vicino a piazzale Clodio, nella città giudiziaria, e portata in ospedale

Una 16enne è stata violentata lunedì notte nel quartiere Prati, a Roma. La ragazza è stata soccorsa da alcuni passanti intorno alla mezzanotte a piazzale Clodio, nei pressi della sede del Tribunale penale e della procura della Repubblica. I soccorritori hanno avvertito il «113», che a sua volta ha chiamato un’ambulanza. E mercoledì arriva già un fermo.

La 16enne, trasportata al Gemelli, alla polizia ha raccontato di essere stata avvicinata da un uomo in via Carlo Mirabello che si è finto poliziotto a sua volta: questi l’ha trascinata in un prato e quindi stuprata. Sulla vicenda indaga la Squadra mobile. Ad essere stato fermato, dalla polizia giudiziaria, è G.F., 31enne originario della provincia di Cosenza, gravemente indiziato ora del reato di violenza sessuale aggravata. L'uomo sarebbe stato incastrato anche da alcune telecamere di sicurezza degli esercizi della zona. Appartenente al ministero della Difesa, in forza presso l’Arsenale della Marina, davanti agli inquirenti all’inizio l’uomo ha preferito non rispondere, poi avrebbe respinto l’accusa parlando di «rapporto consensuale» con la giovane. Il militare era di passaggio a Roma perché mercoledì si sarebbe dovuto imbarcare per una missione. Anche il fratello del militare è stato denunciato per favoreggiamento in quanto è stato fermato mentre recuperava la bicicletta usata per raggiungere piazzale Clodio.

Il sindaco Ignazio Marino ha fatto sapere: «Voglio esprimere, a nome dell'amministrazione,  un sincero ringraziamento al Questore e agli uomini della Polizia di Stato per aver assicurato alla giustizia il criminale che tutti gli elementi di prova indicano come il responsabile della violenza sessuale. Si tratta di un risultato importante anche perché in questo modo si invia un segnale chiaro: l’impegno contro la violenza e il crimine, da parte di tutte le istituzioni, è massimo. Ora ci attendiamo che il responsabile di questo ignobile gesto venga punito con la massima severità prevista dalle leggi. Ho immediatamente richiesto che l’amministrazione comunale si costituisca parte civile nel processo, per continuare a lavorare per promuovere la cultura del rispetto della persona e in particolare delle donne. È necessario non concedersi pause nel contrastare un fenomeno odioso e barbaro come la violenza sessuale, e voglio esprimere la massima vicinanza alle ragazza vittima di violenza, alle sue amiche e alla sua famiglia».

30-06-2015

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