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Cirinnà, il Pd resiste a Ncd: niente stralci
In mattinata vertice tra Renzi, Boschi e i capigruppo di Camera e Senato. «Avanti con la stepchild adoption». Affondo su M5S: «Loro decisione non ha modificato nulla»
Il Partito democratuco conferma di voler tirare dritto sulle unioni civili e il ddl Cirinnà. Dopo Orfini domenica, Luigi Zanda, capogruppo del Pd al Senato, intervistato dal Messagger conferma: «Miglioramenti in aula sono possibili, però niente stravolgimenti o stralci». In mattinata ulteriore conferma dopo il vertice col premier Renzi.
Il presidente del Consiglio, che si è comunque tenuto a distanza da un dibattuto diventato incandescente, ha incontrato dunque i capigruppo di Camera (Ettore Rosato) e Senato (Zanda appunto), alla presenza del ministro Boschi, ribadendo che il Pd conferma la sua linea: andare avanti senza stralci sul capitolo adozioni, nonostante la decisione di Beppe Grillo di lasciare al M5S liberà di coscienza sul provvedimento e il pressing di Angelino Alfano. «Andiamo avanti sulle unioni civili, il Pd non è per lo stralcio dell'articolo sulla stepchild adoption. Si lavora per una maggioranza parlamentare che approvi il testo. Non è una linea decisa questa mattina è da sempre la nostra linea. La decisione di M5S per la libertà di coscienza non l'ha modificata perché i pentastellati erano inaffidabili e restano inaffidabili», ha quindi annunciato Rosato dopo la riunione e ha precisato. |
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08-02-2016
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