Borse, l’euforia è già finita. Milano affonda
Dopo il rimbalzo di ieri, in apertura Piazza Affari lascia sul terreno il 3,65%. Poi peggiora ulteriormente. Sotto pressione le banche, raffica di sospensioni
Dopo l'euforia di mercoledì, con un +5%, apertura in forte calo per Piazza Affari: nella prima mezz’ora di contrattazione l’indice delle grandi capitalizzazioni del listino milanese lascia sul terreno il 3,65% del suo valore. Male anche le altre Borse europee: Londra, Parigi e Francoforte arretrano tutte dell’1,5% circa in avvio di contrattazioni. Le borse asiatiche di Tokyo, Shanghai e Taipei sono chiuse per festività.
A Piazza affari, molto pesante soprattutto il settore bancario. Sospese per un po' Ubi, Mediobanca e Banco Popolare, Intesa SanPaolo, che mercoledì aveva recuperato il 16%. Sospesi e poi riammessi anche alcuni dei principali titoli del settore del risparmio gestito, tra cui Anima e Azimut. Anche lo spread Btp-Bund è in rialzo, dopo un picco a 153 punti base, si attesta sui 150 punti base, con un rendimento all’1,6912% per il titolo decennale e un tasso allo 0,1738% per il Bund di pari scadenza.
A fine giornata, a Milano l'Ftse Mib ha perso il 5,63%, tornando sotto quota 16mila punti. Male anche il resto d'Europa: Madrid (-4,5%), Parigi (-4,05%), Francoforte (2,93%), Atene (-1,89%). Sotto pressione la greca Eurobank (-12,24%) la francese SocGen (-11,27%) e Ubi (-11,81%); a Piazza Affari cadono Bper (-8,72%), Mps (-9,36%), Unicredit (-6,65%) e Banco Popolare (-8,57%), mentre Bpm si limita a cedere l’1,58%.
|