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Arriva in sala The Conjuring - Il caso Enfield

Secondo capitolo dell'horror con Ed e Lorraine Warren, firmato ancora da James Wan e già campione d'incassi negli Stati Uniti, è tra i film più attesi dell'inizio estate

Atteso dai fan di tutto il mondo, dopo il successo di pubblico e critica del primo capitolo, ecco che da giovedì 23 giugno arriva The Conjuring - Il caso Enfield, il secondo capitolo dell'horror che promette di non deludere nessuno. Già campione d'incassi negli Usa (viaggia speditamente verso i 100 milioni di dollari, al momento è a 71 dopo 10 giorni dall'uscita), tornano dunque i coniugi Warren, investigatori del paranormale, per un nuovo caso da brividi da risolvere.

La trama stavolta si svolge a Londra, dove Ed (Patrick Wilson) e Lorraine (Vera Farmiga) aiutano una madre single che sta tentando di crescere da sola quattro bambini in una casa abitata da spiriti maligni. Sceneggiato da Chad Hayes e Carey Hayes, e diretto ancora da James Wan, è lo stesso regista a spiegarci il perché del "trasloco" a Londra: «Volevo creare un'ambientazine diversa. Ed è, alla fine, uno dei motivi per cui volevo fare il secondo capitolo: per renderlo diverso stilisticamente. Quindi il cambio di location ci ha davvero fatto sentire come se stessimo facendo un film diverso. Gli anni '70 londesi hanno poi fatto il resto».
A proposito della casa, resa davvero spaventosa nel film, Wan racconta: «Per prima cosa posso dirvi che abbbiamo parlato un bel po' con le persone che erano lì, realmente, e che fanno parte di questa storia. E una di loro, che era lì durante il culmine di tutta la frenesia dei media, era un ragazzo chiamato Graham Morris. E' il fotografo che ha scattato un sacco di foto di qualsiasi cosa che è successa in casa, e non poteva essere più di uno scettico. Non è una persona religiosa. Non è spirituale. E lui ci ha detto che
 quando lui era lì, si sentiva come se la casa stesse cadendo a pezzi; la carta da parati si stava staccando dai muri. Ma c'era qualcosa in quella casa... Le cose si muovevano per conto loro, come un mattoncino LEGO che lo ha colpito in faccia, facendolo sanguinare. Quando è poi andato a guardare nella stanza, non c'era nessuno lì. Ed è grazie anche a queste testimonianze che ho accettato questa sfida eccitante di fare qualcosa di diverso, e renderlo spaventoso».
Alla domanda se c'è ancora qualcosa che lo spaventa (nella finzione del cinema come nella vita reale), Wan risponde: «Per quanto riguarda il mondo del cinema, penso di essere molto fortunato a potermi "staccare" dalla parte di me regista e guardare i film di altri registi e farmi spaventare. Ma in generale, a spaventarmi davvero è il mondo reale. E pensare che abbiamo un'elezione in arrivo...».

Vera Farmiga e Patrick Wilson, perno della saga de The Conjuring, raccontano invece che sì, dall'uscita del primo capitolo la gente tende a raccontargli le loro storie più strane, a condivere le loro esperienze con il misticismo e l'occulto. Quindi ci raccontano del legame amoroso che interpretano, che emerge con nitidezza nonostante l'horror. Il primo a rispondere è Wilson: «Beh, io posso dire questo: in tanti, vededo il primo film - e sono sicuro che sia simile per Vera -, mi hanno detto "non mi piacciono i film di paura, ma mi è piaciuto L'evocazione". In questo caso abbiamo voluto trascendere il genere, realizzare una grande storia sulle relazioni e l'umanità e raccontare una storia d'amore».
Per Vera Farmiga l'approccio è stato simile: «Non sapevo nulla di Lorena Warren quando sono stata contattata per il film, ma non appena ho googlato il suo nome ho trovato tutti i video del passato e sono stata assolutamente deliziata da questa coppia. Sono così maledettamente carini e in sintonia, una connessione innegabile tra loro. Quindi per me, in definitiva, sì, era una storia d'amore quella che andava raccontata».
In un'intervista Wan ha dichiarato che sono successe delle cose inquietanti sul set, addirittura che avete un video di qualcosa di molto insolito. 
Wilson: «Non ho il mio telefono con me e non posso mostrarlo. Comunque, i produttori hanno fatto benedire il set da un prete il primo giorno di riprese, cosa che non può fare certo male. Successe però che in un teatro di posa c'erano le tende che andavano dal pavimento al soffitto. Una notte, dopo le riprese, uno dei pittori ha notato queste enormi tende che si agitavano violentemente senza porte aperte, senza ventola sul soffitto, niente di niente. Così lo ha ripreso col cellulare. E va avanti per circa un minuto. Il tutto senza che nient'altro si muovesse tutt'intorno, come mosso da qualcosa che non sappiamo da dove provenisse...».

Se non vi hanno convinto Farmiga e Wilson, allora non vi resta altro che andare al cinema per capire, voi stessi, il perchè del successo di The Conjuring - Il caso Enfield.

RDG
22-06-2016

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