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Schwazer, nuove accuse. La replica: io pulito

Secondo la Gazzetta dello Sport, il marciatore altoatesino sarebbe stato trovato positivo al testosterone, uno steroide anabolizzante, dopo un controllo antidoping

Alex Schwazer positivo a un controllo antidoping. A riportarlo è il sito della Gazzetta dello Sport. Il marciatore altoatesino sarebbe stato trovato positivo al testosterone, uno steroide anabolizzante, dopo un controllo antidoping a sorpresa effettuato dalla Wada nella sua casa di Vipiteno durante le vacanze di Natale.

Il controllo sarebbe avvenuto dopo aver lasciato Roma per trascorrere un breve periodo in famiglia. All’epoca per l’altoatesino, ancora sotto squalifica per doping, era uno dei primissimi esami effettuati prima del suo ritorno alle competizioni ed era monitorato con controlli «privati» effettuati dai professori Ronci e d’Ottavio. Pare però che le modalità dell’analisi siano anomale: il test sarebbe risultato negativo a un primo esame effettuato a gennaio e poi positivo ad una rianalisi dello stesso campione effettuata a fine di aprile, sempre nel laboratorio Wada di Colonia, uno dei più evoluti al mondo. Resta da chiarire, stando alle prime informazioni di stampa, cosa possa aver determinato la doppia analisi. «Accuse false e mostruose. Ora è successo quello che Alex ha sempre temuto, ma noi ci difenderemo e faremo causa» è la dichiarazione a caldo dell'avvocato dell'atleta, Gerhard Brandstatter.

Nel pomeriggio, in conferenza stampa da Bolzano, lo stesso Schwazer passa al contrattacco: «Qualcuno non vuole che io vada alle Olimpiadi, i tempi sono stretti, ma io andrò fino in fondo per chiarire tutto. Come quattro anni fa sono qui a metterci la faccia, ma oggi non ci saranno scuse perché non ho commesso alcun errore, allora ho sbagliato, stavolta no. Da un anno e mezzo con tanta fatica sto facendo di tutto con Sandro (Donati, il suo allenatore, ndr) per dimostrare che il mio ritorno sia pulito. È un incubo, la peggior cosa che mi poteva succedere ma ci giuro che si andrà fino in fondo. Negli ultimi 4 anni ho fatto diversi passi, davanti al giudice, ho anche inguaiato qualcuno, ma rifarei tutto quello che ho fatto. So benissimo che un atleta già trovato positivo ha poca credibilità, ma voglio dirvi che ci pensiamo due volte prima di attaccare le persone che mi sono vicine. Io mi sono abituato a questa situazione, però spero che con queste persone abbiate la correttezza di pensarci due volte prima di scrivere cose non vere».

22-06-2016

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