Strage di Istanbul, si segue pista dell'Isis
Il premier turco Binali Yildirim lo ha detto chiaramente: «In base alle nostre informazioni gli indizi convergono su Daesh». Bilancio finale: 42 morti, 239 feriti
Inquirenti turchi al lavoro sulle immagini registrate dalle telecamere di sicurezza all'aeroporto turco Ataturk, a Istanbul, dopo la strage cge ha provocato la morte di 42 persone, di cui 13 stranieri. Fra questi non figurano italiani. Altre 239 persone sono rimaste ferite, alcune in modo grave. E per tutti (Cia compresa) c'è l'ombra dell'Isis sull'attacco.
Il premier turco Binali Yildirim ha puntato chiaramente il dito contro lo Stato islamico: «In base alle nostre informazioni - ha detto a caldo dal luogo dell’attentato - gli indizi convergono su Daesh» (acronimo arabo di Isis). I tre kamikaze erano arrivati all’aeroporto, che si trova sulla sponda europea della megalopoli ed è uno dei più frequentati d’Europa, a bordo di un taxi come è avvenuto nell’attentato all’aeroporto di Bruxelles. Secondo l'ufficio del governatore di Istanbul, Vasip Sahin, tra le vittime si contano 13 stranieri: 5, di cui almeno tre con anche la cittadinanza turca, sauditi, 2 iracheni, 1 tunisino, 1 uzbeko, 1 cinese, 1 iraniano, 1 ucraino, 1 giordano e una donna palestinese. Dei 239 feriti accertati, 109 sono già stati dimessi dagli ospedali. Nel conto delle vittime non sono inclusi i 3 kamikaze, di cui è stata conclusa l'autopsia. La loro identità non è ancora stata resa nota, ma secondo fonti delle indagini si tratterebbe di cittadini stranieri. Secondo le stessi fonti, sarebbe una donna la persona arrestata lunedì sera dalla polizia turca perché sospettata di far parte in qualche modo del commando.
Intanto pare che l'allarme per un attentato fosse stato lanciato già venti giorni fa dall'intelligence turca. Una lettera era stata inviata alle autorità competenti per avvisarle della minaccia imminente di possibili azioni terroristiche dell'Isis a Istanbul. Tra gli obiettivi individuati, era stato segnalato anche l'aeroporto Ataturk. A sostenerlo sono alcune fonti citate dal quotidiano Hurriyet. |