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«A Milano pezzi della finanza della City»
Così Renzi, in riferimento all’Autorita’ bancaria europea (Eba) e all’Agenzie europea per i medicinali. Poi sul fisco: «In arrivo decreto per rivedere rapporto coi cittadini»
Il premier punta a portare a Milano parte delle istituzioni finanziarie che attualmente sono a Londra e che traslocherebbero dopo lo choc Brexit. «Hanno ridotto tutte le stime di crescita, ci sarà a breve un rallentamento dell’economia per l’Europa ma nel medio periodo i danni li sentiranno più gli inglesi».
Il presidente del Consiglio lo ha detto in mattinata in un intervista su Rtl. Tra le istituzioni finanziarie prese in considerazione anche l’Autorita’ bancaria europea (Eba) e all’Agenzie europea per i medicinali (Ema). Di questo ne parlerà oggi con il sindaco di Milano, Giuseppe Sala: «Stiamo anche ragionando sull’ipotesi di un passaporto europeo a chi studia alla Bocconi». Il capo dell'Esecutivo ha poi parlato delle novità in arrivo per gli italiani sul fronte Fisco, annunciando che «entro l’anno arriverà il decreto che cambierà il modo di pagare il fisco e non ci sarà più Equitalia. Bye bye Equitalia». Una semplificazione a tutto vantaggio per i cittadini, dice Renzi, «il che non vuol dire che non si pagheranno più le tasse, ma non si possono fare tutte quelle trafile per pagare le tasse», tiene a precisare Renzi sventolando anche quella che definisce «la medaglia d’oro» del governo nella «caccia agli evasori» nel 2015.
Il premier ha parlato anche di sostegno e rilancio sociale per famiglie, pensionati e artigiani. «Noi abbiamo messo i soldi per abbassare le tasse» sottolinea Renzi ricordando il bonus da 80 euro, la detassazione per i neoassunti e l’abolizione dell’imu e dell’imu agricola. Ma oggi c’è ancora da fare: «Io vedo famiglie, pensionati, le partite Iva, gli artigiani, sono tutte partite su cui si può lavorare di più, ma è chiaro che ci sono i vincoli europei tutt’altro che semplici. Ne parleremo ma lo vedremo in legge di stabilità». |
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12-07-2016
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