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Roma, pestaggio choc nel vagone: 36enne grave

36enne in prognosi riservata con fratture craniche e un’emorragia cerebrale: si era lamentato perché in due fumavano nel treno e la madre aveva difficoltà a respirare

Un uomo è finito in prognosi riservata, all'ospedale Umberto I di Roma, dopo essere stato aggredito insieme alla madre nei pressi della stazione Bologna della metropolitana. I due sono stati picchiati da una coppia di giovani casertani, 24 e 26 anni (entrambi con precedenti penali), dopo averli invitati a smettere di fumare all’interno di un vagone. L'uomo, ricoverato nella Capitale, è stato colpito con alcuni calci alla testa dagli aggressori; in prognosi riservata, la vittima ha subito la frattura della scatola cranica e un’emorragia cerebrale. Per la madre invece diverse contusioni e una prognosi di otto giorni.

L’episodio è avvenuto su un treno in fermata alla stazione Bologna, sulla linea B della metropolitana, nel pomeriggio di domenica. Il 37enne e la donna avevano chiesto agli aggressori di spegnere le loro sigarette; subito dopo la violenza, con calci e pugni da parte dei giovani. I due casertani si sono poi allontanati dalla zona, ma grazie alle segnalazioni raccolte dalla polizia capitolina sono stati arrestati poco dopo. I due picchiatori sono accusati di tentato omicidio in concorso per futili motivi. Uno dei fermati è stato anche denunciato per aver colpito l’auto della polizia nel tentativo di fuggire alla cattura.
19-09-2016

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