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«Ponte? Buona idea anche se di Berlusconi»

Il premier torna sulla polemica. «Potrebbe essere un volano per il sud, ma non è l’unica cosa: servono legalità e infrastrutture, e trasparenza nelle opere pubbliche»

Il premier Matteo Renzi rilancia le grandi opere, a partire dal ponte sullo Stretto di Messina, capace di creare «centomila posti di lavoro». Un'opera che può «togliere la Calabria dall'isolamento e far sì che la Sicilia sia più vicina» ha detto martedì il presidente del consiglio nel corso dell'assemblea che celebra i 110 anni del gruppo Salini-Impregilo. Renzi ha indicato l'infrastruttura come parte del completamento della Napoli-Palermo.

«Se siete nella condizione di sbloccare le carte e di sistemare quello che è fermo da 10 anni - ha detto Renzi rivolgendosi a Pietro Salini, numero uno del Gruppo - noi ci siamo». «Quello che chiedo a voi è che, finita la parte delle riforme, si possa tornare a progettare il futuro. Bisogna sbloccare i cantieri e serve la banda larga perché la rete di domani non sarà una diga in Italia né l'autostrada del Sole, ma la banda larga, la gigabyte society, la velocità». «Bisogna poi continuare le grandi opere - ha scandito - dalla Bari-Lecce alla Napoli-Palermo, con il Ponte sullo Stretto, in un'operazione che sia utile, crei posti di lavoro e ci metta nelle condizioni di togliere l'isolamento della Calabria e avere la Sicilia più vicina». «Noi siamo pronti». «Chiediamo alla capigruppo che si terrà giovedì di iscrivere la nostra proposta di legge sul Ponte sullo Stretto nel calendario dei prossimi tre mesi». Questo il commento del presidente dei deputati di Ap Maurizio Lupi esprimendo soddisfazione sul fatto che Renzi «ha detto sì alla nostra proposta di riprendere» il progetto. «Serve una legge che dica che il Ponte si realizza», aggiunge.

Il giorno dopo il presidente del Consiglio torna poi sulle polemoche e ai microfoni di «Non stop News» di Rtl 102.5 dice che il «Ponte sullo Stretto di Messina potrebbe essere un volano per il sud, ma non è certamente l’unica cosa perché servono investimenti sulla legalità e sulle infrastrutture, oltre alla trasparenza nelle opere pubbliche. E poi non è che siccome l’ha detto Berlusconi è un’idea sbagliata...». Ha poi così giustificato la sua presa di posizione all'evento Salini Impregilo: «Essendo ospite dell’azienda che aveva vinto la gara ed è in causa con lo Stato per la costruzione del Ponte, ho detto che alla luce del fatto che la nostra parte l’abbiamo completata, che il Ponte può diventare lo strumento per unire Palermo a Milano con l’alta velocità, e unire la Calabria e la Sicilia messe a posto». Renzi ha poi sostenuto: «Io alla Leopolda dissi che dovendo scegliere tra la banda larga e il Ponte sullo Stretto ero per la banda larga e che bisognava finire la Sa-Rc e le linee ferroviarie in Sicilia, e lo confermo ma dopo due anni e mezzo di governo la banda larga è a gara in tutte le Regioni, la Sa-Rc si percorre in quattro corsie e il 22 dicembre sarà terminata, in Sicilia i soldi per viadotti e ferrovie sono realtà».

Alla domanda se è «sereno» sul proprio futuro politico, Matteo Renzi ha risposto: «Sereno, dopo la mia meravigliosa frase, peraltro in perfetta buona fede, non si può dire...». E ha aggiunto: «Sono più convinto del primo giorno che il Paese ha tutto per potercela fare e io non intendo mollare di un centimetro rispetto a questo obiettivo. Poi se uno perde e va a casa è legittimo, è il grande gioco della democrazia». Il motto è «giù le tasse, su il morale», ha concluso.
28-09-2016


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