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3,5 mld per pensioni minime, PA e famiglie

È quanto si legge nella tabella consegnata dal ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan in occasione dell'audizione sul Def. La manovra che arriverà sabato in Cdm

Per gli interventi per le politiche sociali della prossima manovra avranno un effetto sul Pil del +0,1% e avranno a disposizione in totale 3,15 miliardi per il 2017. È quanto si legge nella tabella consegnata dal ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan in occasione dell'audizione sul Def. Nelle spese sociali, ha spiegato il ministro, «sono comprese l'adeguamento delle pensioni minime e risorse per le famiglie, il capitale umano e i rinnovi contrattuali nel settore pubblico».

La manovra che arriverà sabato sul tavolo del Consiglio dei ministri. Nel complesso, ad oggi, sfiora quota 25 miliardi e contiene: il blocco delle clausole di salvaguardia (che da solo vale 15,1 miliardi), il pacchetto su investimenti e competitività (4,2 miliardi), e le misure sociali e quelle su pensioni, lotta alla povertà e contratto degli statali appunto (3,5 miliardi). Al pacchetto si aggiungono 2 miliardi di effetto trascinamento delle misure già adottate con l’ultima legge di Stabilità. Per coprire il tutto, il Governo conta prima di tutto su 8,5 miliardi di nuove entrate fiscali: oltre 5,8 miliardi saranno «permanenti» e arriveranno principalmente dalla lotta all’evasione Iva e da una stretta sull’aiuto alla crescita economica (Ace); gli altri 2,6 miliardi sono one shot e sono attesi dalla replica della voluntary disclosure, dai giochi e dalla riapertura dell’assegnazione agevolata e dalle rivalutazioni di terreni e partecipazioni. In programma anche un extradeficit che potrà arrivare fino a quota 13,3 miliardi: una parte è legata alla decisione di salire al 2% nel rapporto deficit/Pil, vale a dire quattro decimali sopra il tendenziale a politiche invariate, e l’altra, equivalente, è quella da “contrattare” in Europa.
12-10-2016

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