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Schiaparelli schiantata su Marte a 300 kmh
Il punto in cui è avvenuto l'impatto sulla superficie di Marte del lander della missione ExoMars è stato fotografato dalla sonda Mro (Mars Reconnaissance Orbiter) della Nasa
Schiaparelli non solo non è riuscita ad ammartare, ma si è schiantata al suolo. Al momento questa è l'unica certezza che si ha sulla sorte del lander inviato sul Pianeta Rosso. Sotto accusa i motori per l'atterraggio o il malfunzionamento di uno dei paracadute. Secondo i primi rilevamenti, trenta secondi prima di quanto stabilito i computer di bordo hanno spento i retrorazzi che stavano frenando la sua corsa per consentire un impatto lieve.
Il punto in cui è avvenuto l'impatto sulla superficie di Marte del lander della missione ExoMars è stato fotografato dalla sonda Mro (Mars Reconnaissance Orbiter) della Nasa. Lo rende noto l'Agenzia Spaziale Europea (Esa). L'immagine mostra due macchie scure: una, più luminosa e definita, è il paracadute; l'altra, più scura e confusa, è il cratere generato dall'impatto e si trova a poco più di 5 chilometri a ovest del punto in cui Schiaparelli avrebbe dovuto toccare il suolo. Il lander della missione ExoMars ha probabilmente raggiunto la velocità di 300 chilometri orari mentre precipitava sul suolo di Marte da un'altezza compresa fra 2 e 4 chilometri e non si esclude che possa essere esploso nell'impatto.
Sulle cause del disastro, si sa solo che dopo il distacco del paracadute i razzi, che si erano accesi regolarmente, abbiano funzionato però soltanto tre second (il tempo stabilito). Troppo poco e per 19 secondi Schiaparelli è precipitato in una caduta libera e ad una velocità troppo elevata. «Difficile immaginare che sia sopravvissuto» dice Paolo Ferri direttore delle operazioni al centro di controllo di Darmstadt dell’Esa. La mole dei dati è talmente inconsueta che per dare una risposta certa sul destino di Schiaparelli però potrebbero volerci settimane. Di sicuro c'è che «non è stato un problema di comunicazioni» ha poi aggiunto Paolo Ferri, responsabile delle operazioni di volo delle missioni dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa). |
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22-10-2016
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