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Senato, dopo 2 anni varato il ddl Concorrenza
Sì definitivo a Palazzo Madama: dall’Rc auto all’energia fino ai dentisti, il ddl ha avuto un percorso tortuoso, chiuso oggi dal voto di fiducia solo in quarta lettura
Due anni e mezzo e molte polemiche dopo, non ancora sopite per altro, il disegno di legge sulla Concorrenza è legge. Il governo ha incassato la fiducia del Senato, che ha dato via libera al testo con 146 sì, 113 no e nessun astenuto: il disco verde è arrivato sul testo tornato con modifiche dalla Camera ed è dunque definitivo.
Le ultime novità approvate dalla Camera a fine giugno riguardano vari capitoli: sulle assicurazioni si chiarisce che le polizze sui rischi accessori non si rinnovano tacitamente ma si risolvono automaticamente alla loro scadenza; sull'energia si prevede la fine dell'obbligo di passare al mercato di salvaguardia per quei consumatori che al 1° luglio 2019 non avranno ancora scelto il proprio fornitore; la modifica sul telemarketing sopprime un comma con cui venivano stabilite alcune caratteristiche necessarie delle telefonate non sollecitate dagli stessi clienti e infine, l'esercizio dell'attività di odontoiatra da parte delle società viene consentito solo se sono dotate di un direttore sanitario iscritto all'albo.
«È stata approvata oggi per la prima volta in Italia la Legge annuale per il mercato e la concorrenza. Dopo un iter travagliato di quasi tre anni è un importante segnale di serietà per il Paese», ha commentato il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda. Critica Sinistra Italiana, secondo cui è «la legge del più forte» che «tutela le rendite e le lobby». Per il M5S tutela «sempre i soliti noti dei poteri forti e va a discapito di cittadini e piccole imprese». Ecco le altre misure già previste. «Senato approva definitivamente la legge sulla concorrenza. Impegno mantenuto per Governo e maggioranza» ha tweetato il premier Paolo Gentiloni. |
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02-08-2017
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