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In piazza la Catalogna contro la secessione

Lo slogan: uniti siamo più forti. In corteo il Premio Nobel per la Letteratura, Mario Vargas Llosa. In prima fila l'ex presidente del Parlamento europeo, Josep Borrell

Sono arrivati da tutta la Spagna, domenica, per partecipare alla grande manifestazione unionista di Barcellona. Fra gli slogan cantanti dalla folla, i più popolari sono contro il presidente catalano ("Puigdemont in prigione!") e contro il capo della polizia catalana dei Mossos ("Trapero traditore!"). Secondo Tv3, si tratta della più grande manifestazione unionista mai svoltasi nella città catalana.

Lo slogan della mobilitazione è "Prou! Recuperem el seny", cioé "Basta! Recuperiamo il buon senso". Il corteo ha raccolto l'adesione dei popolari del premier Mariano Rajoy e i centristi di Ciudadanos. Il Partito socialista catalano (Psc) ha invitato i suoi militanti e simpatizzanti a parteciparvi. La manifestazione in corso arriva a 24 ore da una serie di mobilitazioni inedite e pressoché spontanee, in tutta Spagna, per chiedere ai due protagonisti della crisi, Rajoy e Puigdemont, di parlarsi, dopo settimane di muro contro muro. Secondo la piattaforma unionista Società Civile Catalana (Scc) che ha organizzato la manifestazione di sarebbero circa 950mila i partecipanti alla marcia.

Partiti in plaça d'Urquinaona, nel centro di Barcellona, i manifestanti si sono diretti verso la estaciò de França dove la manifestazione si è conclusa con un intervento del premio Nobel per la letteratura Mario Vargas Llosa e dell'ex presidente del Parlamento europeo, il socialista Josep Borrell. Il premier Rajoy ha voluto sottolineare: «Devo cercare di essere giusto, devo ascoltare la gente, e so quanto pensano in molti. Ho però soprattutto l'obbligo di mantenere la calma. È il mio primo dovere perchè altrimenti posso prendere una decisione sbagliata». Così al quotidiano El Pais. E a chi lo critica fra l'altro per non avere ancora sospeso l'autonomia catalana per impedire una dichiarazione di indipendenza ha risposto: «Ho l'obbligo di non sbagliare, é probabilmente la cosa più difficile di tutte».
08-10-2017

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