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Scontri a Betlemme dopo l’annuncio di Trump
Alta tensione nella regione. Spari dell’esercito israeliano per le strade. Sciopero generale e manifestazioni di arabi e musulmani nei Territori. Hamas chiama a nuova Intifada
Cresce ancora la tensione all’indomani dell’annuncio di Trump sul riconoscimento di Gerusalemme come capitale di Israele. Hamas chiama alla nuova Intifada mentre l’esercito israeliano rafforza la presenza di truppe in Cisgiordania.
In mattinata l'esercito israeliano ha rafforzato la presenza di truppe in Cisgiordania. E a Betlemme, Hebron e Ramallah sono scoppiati scontri tra soldati e giovani palestinesi. Intanto, Arabi e musulmani in Israele, Territori palestinesi e altri Paesi del Medio Oriente hanno descritto la decisione del presidente Usa come «incendiaria»: «Una dichiarazione di guerra nei nostri confronti» l’hanno definita. «Facciamo appello per una nuova intifada contro l’occupazione e contro il nemico sionista e agiamo di conseguenza» ha affermato stamattina il leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, in un discorso pronunciato dalla propria abitazione a Gaza e trasmesso in tv. E annunciano: «Domani venerdì 8 dicembre sarà il giorno dell’ira e l’inizio di una nuova intifada chiamata "la liberazione di Gerusalemme"».
I palestinesi in Cisgiordania, a Gerusalemme Est e Gaza, infine, stanno aderendo in massa allo sciopero generale indetto in segno di protesta dalle autorità palestinesi: in molte città palestinesi oggi uffici, negozi e scuole chiusi con manifestazioni a Gerusalemme, Ramallah, Betlemme e anche nella Striscia. |
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07-12-2017
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