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SIAE SOSTIENE IL PREMIO GOLIARDA SAPIENZA “RACCONTI DAL CARCERE”

Torino, 10 maggio 2018, Salone Internazionale del Libro: un nuovo scenario, un luogo pubblico, di cultura, animato da lettrici e lettori appassionati, ha ospitato la cerimonia finale della VII edizione del Premio Goliarda Sapienza – Racconti dal carcere, unico concorso letterario internazionale rivolto a persone detenute, che vede nelle vesti di Tutor scrittrici e scrittori italiani fra i più autorevoli. Madrina, la scrittrice Dacia Maraini.
A condurre l’evento, la giornalista Antonella Bolelli Ferrera, ideatrice e curatrice del Premio e l’attore Andrea Sartoretti.
Una variegata giuria, presieduta da Elio Pecora e composta per la prima volta oltre che da giornalisti e scrittori (Edoardo Albinati, Ritanna Armeni, Pierluigi Battista, Silvia Calandrelli, Fulvio Ervas, Paolo Fallai, Isabella Fava, Paolo Giordano, Daria Galateria, Lorenza Bizzarri, Antonella Lattanzi, Mariacarmela Leto, Petunia Ollister, Angelo Pellegrino, Laura Pezzino, Nadia Terranova), anche da studenti liceali e grandi lettori, ha votato fra i quindici racconti in concorso, stabilendo i vincitori.

•    Il 1° PREMIO
SETTE PAZZI di “Edmond”: su un tema come la follia, tipico di molta tradizione letteraria e frequente nella vita reclusa, l’autore ha saputo costruire un racconto ingegnoso, con personaggi ben delineati e un finale sorprendente.
•    PREMIO al Racconto Femminile più votato
TI HO UCCISO di Patrizia Durantini: racconta, emozionando, l'inquietudine di un asprissimo conflitto fra padre e figlia, e riesce a volare alto sopra il tragico epilogo annunciato.
•    PREMIO SPECIALE VATICAN NEWS (partner di questa edizione del Premio Goliarda Sapienza) votato dagli ascoltatori attraverso la piattaforma online a
ex aequo COSE CHE CAPITANO A PALERMO e ALLEGORIA DI UN’ESPIAZIONE SENZA ATTENUANTI entrambi di Salvatore Torre alias Arizona: due racconti molto diversi e ben riusciti per originalità e grazie a una scrittura consapevole e coinvolgente.
•    PREMIO SPECIALE
SI PRONTU? di Gesuele Ventrice: il racconto si chiude con una frase che per potenza comunicativa ha ispirato il titolo dell’antologia, “Avrei voluto un’altra vita”.
Presentato nel corso della premiazione, il libro Avrei voluto un’altra vita. Racconti dal carcere a cura di Antonella Bolelli Ferrera e pubblicato da Giulio Perrone editore, raccoglie i 15 racconti finalisti del Premio Goliarda Sapienza. “Sono racconti che lasciano il segno – ha detto Elio Pecora – vite travagliate, attraversate da esperienze terribili e vicende faticosissime, che trasmettono però una stupefacente forza vitale”.
 
I racconti:
Gesuele Ventrice Si prontu? – “Edmond” Sette pazzi – Patrizia Durantini Ti ho ucciso – Gianluca Landonio Caccia all’infame – Salvatore Torre Cose che capitano a Palermo – Giorgia Cianfoni Dama, qualcosa di bello – Daniele Pomilio 419403 Tu sei l’aggiornamento – Giuseppe Rampello Cuori randagi – Eugenio Deidda Non chiamatemi Guendalina – “Arizona” Allegoria di un’espiazione. Senza attenuanti – Cristian Canò Con occhi rabbiosi la fissava – Filomena Lorusso Frecciamore oltre oltre… – Giuseppe Ciotola Gli occhi tristi di Aisha – Antonio Giannone I babygangster del Bronx – Sergio Serangeli Kif

Hanno partecipato alla premiazione finaliste e finalisti provenienti dalle Case di Reclusione di Rebibbia, di Saluzzo e dalla Casa Circondariale di Rebibbia Femminile. “Per alcuni di loro è stata la prima volta che, dopo molto tempo, si sono trovati fuori, fra la gente – ha detto Antonella Bolelli Ferrera – Presentare il libro con i loro racconti e consegnare i premi al Salone del Libro, rappresenta anche l’auspicio di una conclusione positiva del loro percorso: qualcosa che nasce dentro ma che conduce fuori con il corpo e con la mente”.
Tra gli Scrittori-Tutor presenti, sono intervenuti Paolo Di Paolo, Dacia Maraini, anche madrina del Premio, che ha detto: “Trovo nei racconti una grande sincerità, che mi ricorda un insegnamento di Goliarda Sapienza: scrivere di sé in carcere aiuta a compiere una vera operazione di trasferimento del linguaggio. Così un'azione violenta viene riletta attraverso la magia e l'incantesimo della parola scritta e sostituita da un rapporto di connessione con l'altro, che porta a rivedere e comprendere i propri errori”; Erri De Luca: “Leggere libri, scrivere lettere, storie: chi sta in prigione può viaggiare così. Non c’è strumento più perfetto della parola, per un prigioniero”; Pino Corrias: “I racconti che arrivano dal carcere sono mondi che si aprono, esperienze che si mettono in viaggio diventando inchiostro. Qualche volta provo a mettere ordine all’inchiostro, o provo a raccontare come le parole dovrebbero saldarsi a incatenare le vite che raccontano. Ma sono sempre le vite a incatenare me”;
I premi: 2.500 euro per il 1° classificato e 100 euro ciascuno agli altri vincitori. A consegnare le targhe con le motivazioni la madrina Dacia Maraini, Federico Ragno e Michele Maggio, già vincitori nelle edizioni passate del Premio. Mons. Dario Edoardo Viganò, Assessore del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede, ha inviato un videomessaggio per il vincitore del Premio Vatican News: “La parola è luogo di comunicazione, di disvelamento di sé, delle verità di se stessi di fronte agli altri. A te Salvatore, ai tuoi compagni di viaggio nel mondo affascinante e magico della scrittura e ai tuoi amici di Saluzzo un abbraccio forte e, come dice il Papa, non lasciarti rubare la speranza”.
Maria Pia Ammirati, Gianrico Carofiglio, Pino Corrias, Serena Dandini, Erri De Luca, Paolo Di Paolo, Nicola Lagioia, Dacia Maraini, Massimo Lugli, Antonio Pascale, Romana Petri, Federico Moccia, Giulio Perrone, Andrea Purgatori, Marcello Simoni hanno svolto il ruolo di Tutor letterari in un’edizione completamente rinnovata del Premio Goliarda Sapienza. Il concorso vero e proprio è stato infatti anticipato dal laboratorio di scrittura eWriting (15 incontri per una durata di 30 ore) attraverso il metodo e-learning, realizzato con la collaborazione tecnica dell’Università eCampus. Sessanta persone recluse nelle carceri di Saluzzo, Santa Maria Capua Vetere, Rebibbia Reclusione, Rebibbia Femminile, anche dalle sezioni di Alta Sicurezza, hanno potuto partecipare alle lezioni della scrittrice-Editor Cinzia Tani ed interagire in diretta con gli scrittori-Tutor. Tutti gli iscritti al corso sono stati dotati, a titolo di donazione, di pc portatili e assistiti, durante i collegamenti, da collaboratori di eCampus.
Nicola Lagioia, direttore editoriale del Salone Internazionale del Libro, ha partecipato come tutor letterario del Premio direttamente dal carcere di Saluzzo: “È stata un’esperienza molto importante – ha detto – i detenuti erano molto coinvolti dal lavoro fatto insieme. Uno di loro, in prossimità del suo fine pena, ha chiesto di poter rimanere qualche giorno in più per partecipare all'incontro”.
Promosso da InVerso Onlus – Associazione per la diffusione della letteratura e dalla scrittura presso le categorie socialmente svantaggiate, DAP – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori. “La creatività permette di superare ogni barriera - ha dichiarato Gaetano Blandini, Direttore Generale SIAE - anche quella del carcere, riuscendo a restituire la libertà allo spirito. Come Società Italiana degli Autori ed Editori siamo orgogliosi di essere al fianco del Premio Goliarda Sapienza sin dalla sua nascita. Grazie alla scrittura infatti anche chi vive la dura realtà della detenzione può portare all’esterno la propria voce attraverso un’esperienza molto coinvolgente e fortemente riabilitativa”.
Il Premio Goliarda Sapienza nasce con l’obiettivo principale di contribuire a dare concreta espressione all’art. 27 della Costituzione, nella convinzione che l’atto della scrittura e della lettura induca un circolo virtuoso in favore del recupero della persona detenuta.
Alla VII edizione del Premio è stata conferita la Medaglia del Presidente della Repubblica. Sono stati concessi inoltre i patrocini di: Senato della Repubblica, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero della Giustizia, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Città di Torino.
10-05-2018

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