Boeri: pensioni, gli immigrati sono necessari
Relazione annuale Inps: «Politiche di recupero della bassa natalità o dei tassi di occupazione potranno correggere gli squilibri demografici» solo nel lungo periodo
Nella sua relazione annuale, l'Inps conferma quanto già dichiarato negli ultimi anni: «Eventuali politiche di recupero della bassa natalità italiana o dei tassi di occupazione femminili e maschili potranno correggere gli squilibri demografici nel lungo periodo ma non potranno da sole arginare la riduzione delle classi di popolazione in età lavorativa prevista per il prossimo ventennio».
«Le previsioni sulla spesa indicano che anche innalzando l'età del ritiro, ipotizzando aumenti del tasso di attività delle donne che oggi tendono ad avere tassi di partecipazione al mercato del lavoro più bassi, incrementi plausibili e non scontati della produttività, per mantenere il rapporto tra chi percepisce una pensione e chi lavora su livelli sostenibili è cruciale il numero di immigrati che lavoreranno nel nostro Paese».
Lo stesso presidente Inps Tito Boeri quandi dichiara: «Gli italiani sottostimano la quota di popolazione sopra i 65 anni e sovrastimano quella di immigrati e di persone con meno di 14 anni (...). La deviazione fra percezione e realtà è molto più accentuata che altrove. Non sono solo pregiudizi. Si tratta di vera e propria disinformazione». «Il nostro Paese ha bisogno di aumentare l'immigrazione regolare». Sono «tanti i lavori che gli italiani non vogliono più svolgere». Nel lavoro manuale non qualificato ci sono il 36% dei lavoratori stranieri in Italia e l'8% degli italiani. La storia, aggiunge ancora Boeri, «ci insegna che quando si pongono forti restrizioni all'immigrazione regolare, aumenta l'immigrazione clandestina e viceversa: in genere, a fronte di una riduzione del 10% dell'immigrazione regolare, quella illegale aumenta dal 3 al 5%».
«In presenza di decreti flussi del tutto irrealistici», sottolinea, la domanda di lavoro immigrato «si riversa sull'immigrazione irregolare di chi arriva in aereo o in macchina, non coi barconi ma coi visti turistici, e rimane in Italia a visto scaduto» scandisce ancora il numero uno dell'Inps.
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