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Arrestato il tesoriere della nuova mafia

Torna in carcere Giuseppe Corona, boss emergente nei nuovi assetti di Cosa Nostra. Quattro persone sono finite ai domiciliari, tra loro anche un penalista palermitano

Arrestato nel corso di un blitz della Guardia di Finanza a Palermo Giuseppe Corona, boss emergente nei nuovi assetti di Cosa Nostra. Corona è considerato uno degli uomini forti della riorganizzazione mafiosa dopo la morte di Totò Riina, usando anche i social network per i suoi "messaggi".

Per gli inquirenti, Corona è il "re" del riciclaggio, con fiumi di soldi sporchi guadagnati con il traffico di droga passati per le sue mani, capace di ripulire denaro illegale e reinvestirlo in una attività lecita. È lui il personaggio chiave dell'ultima inchiesta della Dda di Palermo che oggi ha portato in carcere 24 tra mafiosi, prestanomi ed estortori di diversi clan della città. Quattro persone sono finite ai domiciliari, tra loro un penalista palermitano; a 19 è stato notificato il divieto di dimora. L'indagine fotografa la mafia del dopo Riina, una mafia in cerca di equilibri, nuovi capi e nuovi business.

Il nome di Corona è spuntato negli atti di un'inchiesta che, l'anno scorso, portò in carcere i vertici del clan mafioso di Resuttana da sempre guidato dai boss stragisti della famiglia Madonia. Condannato a 17 anni per un omicidio commesso dopo una banale lite per la restituzione di un braccialetto, figlio di un mafioso assassinato, di lui il capomafia Gregorio Palazzotto diceva «é mio fratello».
16-07-2018


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