Aquarius, la Francia dice no allo sbarco
Secondo il ministro Le Maire, «deve attraccare nel porto più vicino, non a Marsiglia». Intanto Panama ha revocato la bandiera, su segnalazione delle autorità italiane
Il ministro francese dell’Economia, Bruno Le Maire, intervistato da Bfm-Tv-Rmc, risponde «per ora, la Francia dice no» alla domanda se la Francia fosse pronta ad accogliere la richiesta dell’Ong Sos Mediterranee di aprire il porto di Marsiglia alla nave Aquarius con 58 migranti a bordo.
Intervistato in diretta alla trasmissione di Jean-Jacques Bourdin, il ministro spiega: «Se non definiamo delle regole comuni, non riusciremo ad affrontare la sfida dell’immigrazione». Citando le «regole europee», Le Maire ha precisato che la nave umanitaria «deve attraccare nel porto più vicino (...) Non a Marsiglia». Ha poi aggiunto che la Francia si assume le sue responsabilità accogliendo una quota di rifugiati ma «dobbiamo dire no alla migrazione economica». Lunedì i responsabili di Sos Mediterranee e di Msf avevano lanciato un appello ufficiale all’amministrazione del presidente Emmanuel Macron affinché aprisse «eccezionalmente» il porto di Marsiglia ai 58 attualmente a bordo dell’Aquarius. Ma Parigi ha risposto di no.
Intanto il governo di Panama ha deciso di revocare la sua bandiera alla Aquarius dopo aver ricevuto una segnalazione da parte delle autorità italiane. Le due associazioni che utilizzano la nave umanitaria, Sos Mediterranee e Medici senza frontiere, hanno tenuto una conferenza stampa per chiedere alle autorità panamensi di rivedere la loro posizione. Sos Mediterranee ha denunciato «la palese pressione economica e politica esercitata da governo italiano che condanna centinaia di donne, uomini e bambini in fuga a raggiungere quel cimitero marino che e’ diventato il Mediterraneo». |