Genova, in piazza la rabbia degli sfollati
«Liberate la Valpocevera». Così si legge su uno degli striscioni principali portati dai manifestanti nel giorno in cui è in città il ministro alle Infrastrutture
Manifestanti in piazza a Genova a protestare nel giorno in cui il ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli visita il capoluogo ligure. «Liberate la Valpolcevera» è quanto si legge su uno degli striscioni principali portati in piazza in mattinata. E i manifestanti hanno anche preparato un modellino di ponte Morandi, raffigurato con dietro un muro, a indicare la città tagliata in due.
I manifestanti chiedono risposte concrete e di essere liberati dall'isolamento. In strada dunque cittadini e commercianti della Valpolcevera, la vallata del quartiere di Certosa e della zona rossa del Morandi, che questa mattina sono scesi in piazza, senza bandiere tutti insieme per far sentire la voce della città che cerca di reagire e di ripartire dopo il disastro del crollo del ponte avenuto il 14 agosto scorso che ha provocato 43 morti. Alcune centinaia di persone si sono radunate in piazza Caricamento per un corteo che ha attraversato la città. «Siamo operai, commercianti, imprenditori, associazioni sportive e pubbliche assistenze», spiegano i manifestanti al microfono che hanno organizzato un corteo apartitico, senza bandiere. «Aprici la strada», intonano dalla piazza i partecipanti che chiedono la riapertura di una viabilità di sponda sul Polcevera. «Abbiamo una cosa da dare al ministro Toninelli - hanno aggiunto gli organizzatori ai megafoni - la prossima volta che va da Bruno Vespa. Un modellino di Certosa. Siamo dietro un muro». |