L'uragano Michael devasta gli Usa
Emergenza in Florida e Alabama: 13 morti. Dichiarato lo stato di emergenza per oltre 100 contee, e 2.500 uomini della Guardia Nazionale sono stati già mobilitati
È allarme negli Stati Uniti per l'uragano Michael, che si sta rafforzando e prosegue la sua marcia verso la costa del Golfo della Florida, lo stato che, insieme all'Alabama, ha dichiarato lo stato di emergenza per oltre 100 contee. Sono già 2.500 gli uomini della Guardia Nazionale mobilitati. In dieci contee è stata ordinata l'evacuazione obbligatoria, che coinvolge oltre 100 mila persone.
Michael è attualmente un uragano di forza due (su 5), con venti fino a 155 km/h, ma si sta intensificando e dovrebbe arrivare a categoria tre, colpendo la punta meridionale della Florida domani, portando fino a 30 cm di pioggia e alzando il livello del mare di 3,7 metri. Il National Hurricane Center ha avvertito che la tempesta è in rapido movimento e potrebbe toccare terra mercoledì pomeriggio vicino a Panama City, 160 km a ovest di Tallahassee. Poi dovrebbe fare rotta su Alabama, Georgia, Carolina del Nord e Carolina del Sud. Al suo passaggio in America Centrale, Michael ha provocato 13 vittime tra El Salvador, Honduras e Nicaragua.
Il governatore della Florida, Rick Scott, ha detto che l'impatto dell'uragano potrebbe iniziare a sentirsi già dalle prossime ore: «Si prevede che Michael sia la tempesta più distruttiva che ha colpito la Florida Panhandle in decenni. Sarà enorme e forse devastante». Il collega dell'Alabama, Kay Ivey, ha emesso lo stato di emergenza in previsione di massicce interruzioni di corrente, danni e detriti causati dai venti forti.
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