Processo Cucchi, carabiniere ammette pestaggio e accusa due colleghi
Colpo di scena al processo in corso a Roma. Il carabiniere Francesco Tedesco, imputato di omicidio preterintenzionale, chiama in causa due colleghi
Un vero e proprio colpo di scena, in mattinata, al nuovo processo per la morte di Stefano Cucchi. Uno degli imputati, il carabiniere Francesco Tedesco, ha confessato di pestaggio del trentenne morto giorni dopo l’arresto all’ospedale Pertini e per questo chiamato in causa due suoi colleghi dell’Arma.
I nomi fatti da Tedesco sono quelli di Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro, a processo per omicidio preterintenzionale. Quella del carabiniere è la prima ammissione di responsabilità al processo bis per la morte del ragazzo romano. La dichiarazione in aula è avvenuta alla presenza dei genitori di Stefano. Intanto, pare che dagli archivi dell’Arma sia sparita la prima relazione, che attestava il pestaggio subito dal giovane, arrestato per spaccio di droga, alla periferia di Roma, il 15 ottobre 2009 e morto in ospedale una settimana dopo. |