«Trump costrinse il suo avvocato a mentire»
Secondo il sito Buzzfeed, che cita fonti interne all'inchiesta, il presidente americano fece pressioni per il silenzio di Cohen sulla Trump Tower a Mosca
Il presidente Donald Trump ordinò al suo ormai ex avvocato Michael Cohen di mentire al Congresso sulle trattative per costruire una Trump Tower a Mosca. L'accusa emergerebbe dalle carte in mano al procuratore speciale che indaga sul Russiagate, Robert Mueller, secondo quanto riporta il sito BuzzFeed citando fonti investigative.
Trump avrebbe caldeggiato il piano messo a punto da Cohen di recarsi in visita in Russia durante la campagna presidenziale con l'obiettivo di incontrare il presidente Vladimir Putin. «Fai che avvenga», avrebbe detto il tycoon al suo legale, sempre stando al sito d'informazione. Trump ha più volte liquidato l'inchiesta come una «caccia alle streghe» e ha più volte smentito l'esistenza di alcuna collusione personale con la Russia. Riguardo al suo ex avvocato,Trump lo ha sempre accusato di mentire per poter ottenere un alleggerimento della sentenza nel procedimento giudiziario a suo carico.
Cohen, dal canto suo, ha scritto su Twitter di essersi «pentito di aver prestato lealtà cieca a un uomo che non la meritava» e continua ad accusare Trump di intimidazioni pesanti, al punto che starebbe riconsiderando la possibilità di testimoniare davanti al Congresso, come aveva annunciato di essere disposto a fare il mese prossimo. Cohen è stato condannato a dicembre a 3 anni di reclusione per aver pagato due donne per il loro silenzio sulle relazioni con Trump, in violazione delle norme sulla campagna elettorale, e per aver mentito al Congresso sul progetto della Trump Tower in Russia. |