METEO
BORSA
30/04/2024 01:35
Zalando
CRONACA
UTILITIES
Oroscopo del Giorno
Mappe
Treni: Orari e Pren.
Alitalia: Orari e Pren.
Meridiana: Orari e Pren.
Airone: Orari e Pren.
Calcolo Codice Fiscale
Calcolo ICI
Calcolo Interessi Legali
Calcolo Interessi di Mora
Verifica Partite IVA
Ricerca C.A.P.
Ricerca Raccomandate
Ricerca Uffici Giudiziari
Gazzetta Ufficiale
Zalando
Ong salva 49 migranti. Stop di Salvini

Muro del ministro che considera l'operazione della Ong «favoreggiamento dell'immigrazione clandestina» e assicura: «In Italia con il mio permesso non mettono piede»

I 49 migranti a bordo della nave Mare Jonio della ong Mediterranea Saving Humans sono arrivati al largo di Lampedusa e lì restano. Mentre il sindaco dell'isola è disponibile allo sbarco, il Viminale, infatti, ha già da lunedì annunciato la chiusura delle acqua territoriali: per Salvini l'operazione della Ong «favoreggiamento dell'immigrazione clandestina».

«In Italia con il mio permesso non mettono piede» dice Salvini. La organizzazione non governativa ha annunciato di far rotta verso l'Italia per ragioni legate al maltempo. «La Mare Jonio ha incrociato un gommone in avaria che stava affondando con una cinquantina di persone. Li stiamo già soccorrendo. La cosiddetta Guardia Costiera libica arrivata in un secondo momento, si sta dirigendo verso di noi», ha annunciato la ong in un tweet. «Stiamo facendo rotta verso nord per evitare il maltempo, ci dirigiamo verso l'Italia dove chiederemo il porto sicuro per sbarcare queste persone scappate dai campi di concentramento libici», ha detto poi Luca Casarini, capomissione di Mediterranea Saving Humans da bordo della nave Mare Ionio. Tra i migranti ci sono 12 minori. Casarini ha quindi smentito che vi sia stata «tensione con la motovedetta libica: sono arrivati quando il nostro soccorso era già in corso».
 
Come accennato, immediato arriva lo stop del ministero dell'Interno di Salvini che ha annunciato una direttiva per «stoppare definitivamente le azioni illegali delle ong». Il documento ribadirà le procedure dopo salvataggi in mare. La priorità, rileva il Viminale, «rimane la tutela delle vite, ma subito dopo è necessario agire sotto il coordinamento dell'autorità nazionale territorialmente competente, secondo le regole internazionali della ricerca e del soccorso in mare». Qualsiasi comportamento difforme, «può essere letto come un'azione premeditata per trasportare in Italia immigrati clandestini e favorire il traffico di esseri umani». Salvini, che ha convocato un tavolo permanente sull'immigrazione al Viminale con esperti e forze di polizia per valutare la situazione anche alla luce della direttiva emanata ieri sera, a SkyTg24 ha respinto la richiesta della nave Mare Ionio di avere un porto per far sbarcare i 49 migranti. «Possono essere curati, vestiti, nutriti. Gli possiamo dare ogni genere di conforto ma in Italia con il mio permesso non mettono piede». «Questa non è stata un'operazione di salvataggio. Questo è favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. O c'è l'autorità giudiziaria, che prescinde da me, che riterrà che questo non sia stato un soccorso, perché mi sembra evidente in base agli elementi certi e ad altri che sono oggetto di approfondimento» e indicano che «c'è un'organizzazione che gestisce, aiuta e supporta il traffico di esseri umani», «oppure il ministero dell'interno non indica nessun porto».

A bordo della, ha aggiunto Salvini, «ci sono altri esponenti di sinistra e ultrasinistra, che stanno a mio parere commettendo un reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina perché hanno raccolto questi migranti in acque libiche» mentre «stava intervento una motovedetta libica, non hanno obbedito a nessuna indicazione, hanno autonomamente deciso di dirigere verso l'Italia per motivi evidentemente ed esclusivamente politici, non hanno osservato le indicazioni delle autorità, se ne sono fregati dell'alt della Guardia di finanza».

«Ci stiamo battendo perché la regolazione dei flussi migratori sia affrontata in maniera strutturale: pregherei tutti di non strumentalizzare il singolo caso - ha detto il premier Giuseppe Conte parlando alla Camera in vista del Consiglio europeo -. Di fronte alla singola emergenza siamo tutti in difficoltà: di fronte all'emergenza siamo tutti coinvolti». «Il governo non si è mai sottratto all'interlocuzione sull'immigrazione. Può piacere o no, siamo portatori di una politica strutturata, multilivello. Ci siamo battuti in Ue perché fosse affermata e la trovate in buona parte nelle conclusioni del Consiglio del giugno scorso. Questo governo si sta battendo ma mi batto e mi batterò sempre perché la politica dell'immigrazione che regolazione e gestione dei flussi migratori sia affrontata in modo strutturale non emergenziale».
19-03-2019

ARTICOLI CORRELATI
Lampedusa, i migranti scendono tutti a terra
 
 
 
 
 

Copyright 2006 © Cookie Policy e Privacy