Salvini: «Finché resto ministro, porti chiusi»
La ministra Trenta: «Con la guerra i migranti diventano rifugiati, vanno accolti». La replica: «I colleghi ministri dicano quello che vogliono ma non cambio idea»
«Con la guerra i migranti diventano rifugiati, vanno accolti. In caso di una nuova guerra non avremmo migranti ma rifugiati. E i rifugiati si accolgono. Chi dice che pensa al possibile attacco in Libia per risolvere il problema dei migranti sta facendo un errore enorme». Così il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, ed è subito scontro con Matteo Salvini.
Trenta è intervenuta in mattinata a Circo Massimo su Radio Capital, sottolineando che «le conseguenze in termini di destabilizzazione ricadrebbero soprattutto sull'Italia» in caso di guerra in Libia. Ma il vicepremier Salvini, come accennato, risponde perentorio: «Finché sono ministro, i porti restano chiusi. Chiedo rispetto, mie le competenze su ordine e confini». «Porti chiusi misura temporanea? Di Maio e Trenta lo dicano in Cdm. Io rispetto il lavoro del collega Di Maio che si occupa di lavoro, ma sui temi di controllo dei confini e di criminalità organizzata sono io a decidere». E ancora: «Se il ministro Di Maio e Trenta la pensano in modo diverso lo dicano in Cdm e faremo una franca discussione. I porti con me rimangono indisponibili chiusi e sigillati ai mercanti di esseri umani».
Intanto si viene a sapere che il ministro dell'Interno Salvini è stato nuovamente iscritto nel registro degli indagati per il reato di «sequestro di persona commesso in Siracusa dal 24 al 30 gennaio 2019». Il caso riguarda la nave Sea Watch 3. Lo ha detto lo stesso Salvini a Monza spiegando che il procuratore Carmelo Zuccaro ha presentato una «contestuale richiesta di archiviazione». «Il procuratore della Repubblica Carmelo Zuccaro mi comunica che ha inoltrato al tribunale dei ministri gli atti del procedimento penale 4665 nei miei confronti per i reati di cui agli articoli 81, 110, 605 comma 1,2,3 del codice penale». Zuccaro ha richiesto l'archiviazione ma «anche l'altra volta - ha ricordato - il procuratore aveva chiesto l'archiviazione. Sono nuovamente indagato ma ribadisco che finché faccio il ministro dell'Interno, i colleghi di governo possono dire quello che vogliono, i porti italiani sono e rimangono chiusi». «Possono aprire altri 18 procedimenti penali. Non cambio idea - ha concluso - e non cambio atteggiamento».
Trenta: invito la Lega al ministero, così spiego un pò di diritto internazionale. «Oggi vedo che la Lega e qualche movimento di estrema destra sono partiti all'attacco della sottoscritta. Posso invitarli tutti da me, al ministero, così gli spiego un po' di diritto internazionale e magari capiscono cosa possono produrre i loro toni aggressivi sulla Libia». Lo dice il ministro della Difesa Elisabetta Trenta sottolineando poi il «paradosso» che «gli stessi che gridano alla guerra, dalla Lega a Fdi, sono gli stessi che fanno propaganda sui migranti». «Chi fugge oggi dalla Libia è un rifugiato», ha sottolineato. |