Lampedusa: naufraghi sbarcati nella notte
A terra le persone sulla Alex per effetto del sequestro penale della Guardia di Finanza. Equipaggio indagato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina
Al termine di un vero e proprio braccio di ferro nel porto di Lampedusa, verso mezzanotte i migranti sbarcano a terra dal veliero Alex per effetto del sequestro penale disposto di iniziativa dalla Guardia di Finanza. L'equipaggio è indagato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Salvini ha negato per tutta la giornata lo sbarco dei migranti. «Non autorizzo nessuno sbarco di chi se ne frega delle leggi italiane e aiuta gli scafisti», aveva attaccato il ministro dell'Interno che in una diretta facebook lamenta anche il fatto di sentirsi «lasciato solo dai ministri della Difesa e dell'Economia». Solo uno dei 41 profughi a bordo era stato fatto scendere per motivi sanitari, dopo che un medico era salito sul veliero per sincerarsi delle condizioni dei migranti, e ne ha constatato lo stato di disidratazione. La nave Alex della ong Mediterranea intanto resta ferma in porto a Lampedusa dopo aver forzato il blocco.
«Siamo in una situazione surreale. Ci sono persone che rischiano di svenire e che devono andare in bagno, i nostri servizi igienici sono inservibili e nessuno ci dice cosa fare. Questo è un sequestro di persona, non è più uno Stato di diritto. Devono farci sbarcare - denuncia Alessandra Sciurba, portavoce di Mediterranea Saving Humans -. Non avevamo altra scelta. Siamo stremati ma felici di aver portato in salvo queste persone».
Intanto la nave Sea Eye Alan Kurdi, alla quale una motovedetta della Guardia di Finanza ha notificato il divieto di ingresso, transito e sosta nelle acque territoriali italiane, in serata ha cambiato rotta verso Malta, lasciando le acque al largo di Lampedusa. «Non possiamo aspettare finchè lo stato di emergenza non prevale - fa sapere la ong Sea Eye -. Ora si deve dimostrare se gli altri governi europei appoggiano l'atteggiamento dell'Italia». Il comandante della Sea Eye qualche ora fa aveva scritto su twitter: «Con 65 persone soccorse a bordo ci stiamo dirigendo verso Lampedusa. Non siamo intimiditi da un ministro dell'interno ma siamo diretti verso il più vicino porto sicuro. Si applica la legge del mare, anche quando qualche rappresentante di governo rifiuta di crederlo». |