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Ocse promuove l'Italia, crescita +0,2% nel 2019

Le stime dell'organizzazione parigina: Pil a +0,4% nel 2020 e +0,5% nel 2020. E manda segnali di speranza: «Italia comincia a rivedere la luce, bene così»

L'Italia pronta a ripartire a «a vedere una luce. Ed è bene così». A dirlo giovedì è la capo economista dell’Ocse, Laurence Boone, alla presentazione dell’ Economic Outlook. Stime ottimistiche per il 2019 e il 2020, e debito in calo.

«Quello che mi preoccupa è riuscire a far ripartire la crescita in Italia e quello che mi rassicura è che oggi penso ci siano le condizioni necessarie, c’è un vero dialogo con l’Europa, si cerca di equilibrare le riforme, il sostegno all’attività, il piano Industria 4.0». Le «misure fiscali adottate dall’Italia e una crescita più lenta», spiegano dall'Ocse, porteranno a una crescita del debito pubblico pari al 136% del Pil nel 2019 e al 136,1% nel 2020. Solo nel 2021 subirà una contrazione, scendendo al 135,6%. La crescita del Pil italiano dovrebbe riprendere «molto gradualmente», come ha precisato la capo economista Boone, arrivando al 0,4% nel 2020 e allo 0,5% nel 2021 (contro lo 0,2% nel 2019). A pesare sulla situazione dei conti, secondo l’Ocse, sarà una «fiacca domanda esterna» e le «persistenti incertezze» dovute alle tensioni «i consumi interni dovrebbero crescere in modo moderato, spinti dalla stabilizzazione della fiducia dei consumatori e dai tagli al cuneo fiscale per molti lavori dipendenti».

Sul fronte della disoccupazione, in Italia è calata al 10% nel 2019 e nel 2020 dopo il 10,6% del 2018. Secondo l’organismo con sede a Parigi, il dato dovrebbe tornare a crescere, al 10,2%,nel 2021. «L’occupazione - scrive l’Ocse - ha continuato a crescere, anche se ad un ritmo più lento, con una quota maggiore di nuove assunzioni coperte da contratti a tempo indeterminato».
21-11-2019


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